La nuova tendenza negli Stati Uniti. Dopo l'hi-tech, il ritorno a carta e penna.
NEW YORK - L’abitudine di prendere appunti a mano aiuta gli studenti a memorizzare meglio e per lungo tempo.
Alcuni studi recenti hanno dimostrato che il solo uso dei tablet nei primi anni di scuola non faccia bene ai bambini. Ecco perché varie scuole americane, ma è una tendenza che sembra prendere piede in tutto il mondo, stanno reintroducendo l’insegnamento della scrittura con la matita e la gomma, per cancellare gli errori.
È ormai da numerosi anni che la tecnologia è diventata fondamentale a scuola e questo è ancora più vero dalla pandemia in poi; pensiamo solo alle lezioni in remoto, ma anche agli strumenti che gli studenti utilizzano per fare ricerche e scrivere.
Con i tablet però, dicono gli esperti, bisogna fare attenzione, perché se nel breve periodo aiutano a organizzare meglio il lavoro e le informazioni, nel lungo termine tendono a disincentivare il ricordo del contenuto trascritto.
È qui che la scrittura in corsivo aiuterebbe di più le giovani menti. Inoltre, ritornando all’uso del quadernino, i bambini imparano anche a sintetizzare con più cura i concetti.
«Io la differenza la noto sia in classe, che a casa con mia figlia- ci dice Pep, insegnante di spagnolo in una scuola elementare del Bronx - La matita richiede più tempo per scrivere, allora i ragazzi sono stimolati a riassumere le frasi, captare solo quello che è veramente importante. Per me, come per altri miei colleghi, il tablet e la tecnologia sono fondamentali, ma non c’è nessun bisogno che questi sostituiscano carta e penna».
In California, è stato addirittura presentato un disegno di legge che, una volta entrata in vigore la normativa, richiederà alle scuole elementari e medie un maggiore impegno nell’insegnamento della scrittura in corsivo, che ormai quasi tutti i ragazzi hanno dimenticato. Limitare l’uso dei computer durante le ore di apprendimento aiuterebbe anche i più grandi. I professori delle scuole superiori e delle Università denunciano ormai da tempo un evidente calo di concentrazione tra gli studenti.