Cerca e trova immobili

TURCHIALa risposta di Erdogan: pugno di ferro contro il Pkk

04.10.23 - 06:30
I recenti attacchi terroristici ad Ankara offrono al presidente turco l'opportunità di colpire l'opposizione curda
Reuters
La risposta di Erdogan: pugno di ferro contro il Pkk
I recenti attacchi terroristici ad Ankara offrono al presidente turco l'opportunità di colpire l'opposizione curda

ANKARA - Ecco la scintilla. Il conflitto tra Ankara e i membri del Paritito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) si è riacceso: l'attacco terroristico perpetrato ai danni delle istituzioni della capitale ha concesso al presidente turco Recep Tayyip Erdogan la giustificazione necessaria per lanciare un attacco contro le postazioni militari curde nel nord dell'Iraq. Ma che relazioni intrattiene Ankara con il Pkk? Facciamo il punto. 

Un po' di storia - Il Pkk nasce alla fine degli anni Settanta come movimento d'opposizione alle politiche autoritarie del governo turco. I curdi rappresentano all'incirca un quarto dell'elettorato del Paese e, proprio per questo motivo, l'amministrazione di Ankara è spesso stata costretta a scendere a patti con le autorità locali. Negli anni il conflitto ha provocato la morte di oltre 40mila persone. Ma la strategia politica e militare ha spesso prevalso sui sentimenti, influendo sui rapporti tra le due fazioni e obbligandole a collaborare. Questa tipologia d'approccio sembra, tuttavia, essere cambiata per una serie di motivi, non da ultimo la rielezione del presidente Erdogan alla fine del maggio scorso.  

Le rivendicazioni del Pkk - Il Partito dei lavoratori del Kurdistan lotta per la creazione di uno Stato curdo indipendente. Il presidente Erdogan, dal canto suo, ha sempre cercato di sabotare qualsiasi tipo di accordo che i dirigenti del Pkk stringevano con i Paesi limitrofi, come quello stretto con il siriano Bashar al-Assad in funzione di contrasto all'Isis. L'imperativo di Erdogan è sempre stato quello di scongiurare la costruzione dello Stato curdo, a prescindere da quanto insignificanti fossero i passi del Pkk in questa direzione. 

L'atto terroristico - La schiacciante superiorità militare dell'esercito di Ankara ha quindi costretto il Pkk a optare per la strategia del terrore. Un episodio emblematico di questo approccio è quello del 15 marzo del 2016: all'ora di punta un'autobomba esplode nei pressi di una stazione del bus del centro della capitale turca, provocando la morte di 44 persone. Questo è tuttavia da circoscrivere all'interno di una parentesi molto sanguinaria del conflitto, del quale rappresenta, appunto, l'apice.

Erdogan opera con grande libertà anche al di là del confine iracheno. Baghdad ha da tempo perso il controllo sulla regione più settentrionale, ma lunedì il presidente iracheno Abdul-Latif Rashid non ha mancato di condannare l'operazione militare turca.

Nel tentativo di disfarsi dell'opposizione curda, il presidente Erdogan ha ordinato martedì l'arresto di 67 persone, tutte accusate di collaborazionismo con il Pkk e di avere orchestrato o preso parte in vari modi all'attacco. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE