La sua «neutralizzazione» ha portato alla revoca del livello di massima allerta nella regione di Bruxelles-Capitale
BRUXELLES - Martedì pomeriggio ha avuto luogo la riunione del Consiglio nazionale di sicurezza (CNS) belga, che ha fatto il punto sull'attentato terroristico di lunedì sera a Bruxelles e se la risposta delle autorità sia stata corretta ed efficace.
Cala lo stato di allerta - Al vertice è seguita una conferenza stampa guidata dal primo ministro belga Alexander De Croo. Il primo provvedimento messo in atto è un passo indietro nel livello di allerta terroristica nella regione di Bruxelles, che torna al livello 3 come nel resto del Paese. Ieri, con l'attentatore in fuga e le circostanze dei fatti non ancora ben chiare, era stato elevato a 4, il massimo previsto.
Dopo che le forze si sicurezza «hanno potuto neutralizzare il colpevole, il carattere imminente della minaccia è cessato», ha aggiunto De Croo.
«Lavorato in perfetto accordo» - Il presidente della regione di Bruxelles-Capitale, Rudi Vervoort, ha sottolineato «l'estremo buon funzionamento» della gestione dell'emergenza e del coordinamento delle varie forze in campo, come ad esempio la rapidità nell'elevare al livello massimo l'allerta antiterrorismo nella regione. «Per tutta la sera e la notte abbiamo lavorato in perfetto accordo con i centri di crisi» ha aggiunto, lodando la gestione di momenti complessi come la messa in sicurezza dei presenti allo Stadio Re Baldovino.
Le parole del vicepremier - All'ordine del giorno della riunione del CNS, come detto, c'era la valutazione della gestione della crisi. Le autorità hanno agito in maniera proporzionata dopo che Abdesalem Lassoued è entrato in azione? Secondo il vicepremier Georges Gilkinet, intercettato dal media locale LN24 prima dell'inizio del vertice, si è trattato di una «situazione difficile» che è stata gestita «molto correttamente» in tutte le sue fasi. «Il modo in cui è stata regolata l'evacuazione dei tifosi» dopo la sospensione del match Belgio-Svezia, «il modo come si è riusciti a intercettare questa mattina il presunto colpevole di questi fatti orribili. Va tutto a credito dei servizi di sicurezza del Belgio». Gilkinet ha poi aggiunto che, in caso di «avvenimenti terribili», si può sempre cercare di capire «se si può fare meglio. Ed è per questo che dobbiamo valutare la situazione», ha concluso prima di entrare alla riunione.
Nessuna rete - Secondo il ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne, «al momento non ci sono indicazioni che l'autore dell'attacco a Bruxelles appartenga a una rete» terroristica organizzata. Fatta salva la sua avvenuta radicalizzazione, Lassoued sarebbe considerato quindi un "lupo solitario".