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UNIONE EUROPEAFlussi migratori in aumento verso l'Europa: +36% nei primi sei mesi del 2023

23.10.23 - 17:40
Il segretario generale dell'Ocse ha invocato la necessità di «rafforzare la cooperazione internazionale» per far fronte alla sfida migratori
keystone-sda.ch / STF (Markus Schreiber)
Fonte Ats ans
Flussi migratori in aumento verso l'Europa: +36% nei primi sei mesi del 2023
Il segretario generale dell'Ocse ha invocato la necessità di «rafforzare la cooperazione internazionale» per far fronte alla sfida migratori

BRUXELLES - «Le richieste di asilo dovrebbero continuare a crescere nel 2023. Nell'Unione europea sono aumentate del 36% nel primo semestre di quest'anno»: lo ha detto il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), Mathias Cormann, presentando le Prospettive migratorie Internazionali dell'Ocse 2023.

Il segretario generale dell'Ocse ha invocato la necessità di «rafforzare la cooperazione internazionale» per far fronte alla sfida migratoria.

Le richieste d'asilo nei Paesi Ocse hanno raggiunto un livello record, con oltre due milioni di nuove domande depositate nel 2022. Questo aumento, indica l'Ocse in una nota, «si spiega in gran parte con l'aumento delle domande d'asilo negli Stati Uniti e in Europa».

«La guerra d'aggressione condotta dalla Russia contro l'Ucraina - prosegue l'organismo parigino - ha causato l'esodo di milioni di rifugiati ucraini nei Paesi Ocse. La Germania e la Polonia contano il più alto numero di rifugiati ucraini in termini assoluti mentre l'Estonia, la Repubblica ceca e la Lituania ne accolgono il maggior numero percentuale rispetto alla loro popolazione».

Più in generale, con 61,1 milioni di ingressi nel 2022, «l'immigrazione permanente ha conosciuto un aumento del 26% rispetto al 2021 e raggiunto il suo livello record almeno dal 2005». Per l'Ocse, lavoratori stranieri hanno, tra l'altro, «contribuito a ridurre le penurie di manodopera e di competenze nei Paesi d'origine».

«Tra gli immigrati, il tasso di occupazione degli uomini e delle donne è progredito ma le madri immigrate affrontano specifiche difficoltà», avverte Cormann chiedendo agli Stati membri di introdurre misure specifiche per «stimolare il loro tasso di attività, per esempio, facilitando un accesso rapido» agli asili nido. L'edizione 2023 dell'International Migration Outlook consacra una parte speciale proprio alle difficoltà riscontrate dalle donne immigrate, a cominciare dalle madri, nell'accesso al mercato del lavoro.

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