Problemi politici interni ed esteri, con un calo di popolarità tra gli elettori e sfide come l'immigrazione, l'inflazione e la criminalità.
NEW YORK - Due guerre all'estero e una spirale di problemi politici interni, dall'immigrazione all'inflazione. La campagna di Joe Biden ammette dietro le quinte che politicamente le cose non sono andate meglio da quando il presidente ha assunto l'incarico.
I successi economici ottenuti non fanno breccia nel cuore degli elettori, che continuano a guardare con scetticismo Biden anche a causa della sua età. Questo fa sì che lo staff di Biden - riportano i media americani - faccia più affidamento sull'odio degli elettori verso Donald Trump per spingere il presidente nella corsa alla Casa Bianca piuttosto che sull'amore degli elettori per Biden.
Alle elezioni mancano 53 settimane e il presidente gode di una scarsa popolarità e, nei sondaggi, è testa a testa con Trump. A pesare su Biden è l'immigrazione, fronte che lo vede criticato aspramente da molti democratici, ma anche la crescente criminalità e un'inflazione che non molla la presa.
Un quadro - riferiscono alcune fonti citate dai media americani - che rende complicato rilanciare l'immagine di Biden in modo che possa attirare i giovani e gli afroamericani.