La premier italiana: «C'è stanchezza sull'Ucraina». Oggi è giunta la nota di Palazzo Chigi: «Rammaricati per l'inganno».
ROMA - La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è stata vittima di uno scherzo telefonico organizzato da parte di due cominci russi, Vovan & Lexus, da sempre considerati molti vicini al Cremlino. I fatti risalgono al 19 di ottobre quando uno dei due cominci si era finto un leader africano.
«Siamo vicini al momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita. Il problema è trovarne una che possa essere accettabile senza distruggere il diritto internazionale», ha detto Meloni durante la conversazione secondo gli audio avuti a disposizione dalla stampa italiana. «L’Ucraina non ha avuto il successo che ci si aspettava in primavera. La controffensiva dell’Ucraina forse non sta andando come si aspettavano. Sta procedendo, ma non ha cambiato il destino del conflitto. Quindi tutti comprendono che (il conflitto) potrebbe durare molti anni se non proviamo a trovare delle soluzioni. Il problema è quale sia la soluzione accettabile senza aprire altri conflitti».
Oggi invece è giusta una nota ufficiale di Palazzo Chigi in cui Meloni prende una posizione ufficiale sull'accaduto. «L'Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell'Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni. L'episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell'intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu tra il 19 e il 21 settembre».
I due comici non sono però nuovi a giochetti di questo genere. In passato avevano preso di mira altri leader internazionali, come il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, oppure l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger.