Parlano i due comici russi responsabili dello scherzo telefonico alla premier italiana.
ROMA - «Ingenua e vanitosa come tutti i politici, così l'abbiamo ingannata». Vovan e Lexus, i due comici russi autori della telefonata fake alla premier italiana Giorgia Meloni, tornano sullo "scherzo" fatto e precisano: il primo contatto è avvenuto «per telefono, non via e-mail».
Nessun complotto, assicurano poi, e il ritardo nella pubblicazione dello scherzo telefonico «è dovuto solo a esigenze della produzione e del Canale televisivo che ci ospita» smentendo altresì contatti diretti con le autorità e i servizi segreti.
«Vogliamo mostrare quello che i media liberali occidentali non mostrano», dice a Fanpage.it "Lexus", ovvero Alexei Stolaryov, parlando anche a nome del collega "Vovan", all'anagrafe Vladimir Kuznetsov. E dalla prossima settimana annuncia altri "scherzi" a capi di governo, già registrati e in attesa di esser messi in onda.
«La nostra arma, anche con Meloni, è stata la vanità dei politici», spiega, aggiungendo però che l'impressione avuta dalla presidente del Consiglio è stata di «empatia. Aveva voglia di parlare, di confrontarsi. Di chiedere oltre che dichiarare. Una persona piena di emozioni. Cosa non comune, quando giochiamo con personaggi di spicco della politica».