Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin si è recato a Seul per assicurare sull'impegno Usa sulla sicurezza nell'Indo-Pacifico.
SEUL - I ministri della Difesa di Usa e Corea del Sud si sono incontrati a Seul per i colloqui sulla sicurezza incentrati sulle minacce di Pyongyang. In particolare, Lloyd Austin e Shin Won-sik hanno tenuto il 55esimo Security Consultative Meeting (Scm), il vertice consultivo annuale sulla sicurezza, avendo per obiettivo l'aggiornamento delle strategie militari congiunte contro il Paese eremita nel caso in cui tenti di usare le armi nucleari.
Si tratta della cosiddetta «deterrenza su misura», secondo la definizione adottata dalle due parti, evoluzione della «deterrenza estesa» delineata per scoraggiare le intemperanze del Nord. Austin è arrivato a Seul sabato sera nell'ambito del suo viaggio in tre nazioni che coinvolge anche India e Indonesia, con l'obiettivo di rassicurare i Paesi asiatici sull'impegno americano sulla sicurezza nell'Indo-Pacifico nel mezzo della guerra Russia-Ucraina e del conflitto Israele-Hamas.
Proprio la crescente cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca e il sostegno della Corea del Nord ai militanti di Hamas (come riferito da intelligence e militari di Seul) hanno alimentare le attese sull'incontro Austin-Shin. Domenica, durante una cena organizzata per i partecipanti all'incontro, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha rimarcato che gli alleati devono essere pronti alle provocazioni della del Nord, compreso un «attacco a sorpresa in stile Hamas». All'evento, Austin ha ribadito che l'impegno Usa a protezione di Seul che coinvolge l'intera gamma delle capacità militari americane, ha detto l'Ufficio di Yoon, in base ai media locali.
Nell'agenda dei due ministri della Difesa c'era anche l'accordo militare firmato dalle due Coree nel 2018 e l'ipotesi della sua sospensione: fu siglato in un vertice tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e l'allora presidente sudcoreano Moon Jae-in, basato sulla cessazione di "tutti gli atti ostili", la creazione di una no-fly zone attorno al confine e la rimozione delle mine antiuomo e dei posti di guardia all'interno della zona demilitarizzata al 38/esimo parallelo.