Verrà dibattuto in Senato un nuovo testo che vuole «riparare l'errore commesso» fino al 1982
PARIGI - "Vite spezzate": migliaia di persone sono state condannate in Francia per omosessualità fino al 1982 e una proposta di legge verrà dibattuta domani in Senato per riabilitare e riconoscere la responsabilità dello Stato in questa forma di persecuzione.
«Si tratta di una proposta di legge simbolica per riparare un errore della società dell'epoca», spiega all'agenzia France Presse Hussein Bourgi, il senatore socialista che promuove l'iniziativa.
La bozza legislativa propone che la Francia riconosca la sua politica discriminatoria verso gli omosessuali tra il 1942 e il 1982 basata su due articoli del codice penale. Queste leggi hanno avuto «ripercussioni molto più gravi di quanto si possa immaginare oggi. Hanno spezzato delle persone, alcune hanno perso il lavoro o hanno dovuto lasciare la loro città», sottolinea Hussein Bourgi.
La proposta di legge prevede anche di creare una commissione indipendente per indennizzare le persone condannate con un totale di 10'000 euro.