Se lo chiede Amnesty International, preoccupata dall'intenzione di limitare e condizionare le donazioni espressa da UE e Svizzera.
LUGANO - Preoccupa l'intenzione di alcuni paesi europei e della Commissione europea di ridurre i finanziamenti alle organizzazioni palestinesi per i diritti umani. Considerando poi che dichiarazioni simili sono arrivate anche dalla Confederazione che, la scorsa settimana, ha annunciato la fine della collaborazione con tre ONG palestinesi.
Le tre Ong che hanno perso i finanziamenti
In effetti, "Palestinian Center for Human Rights" (PCHR), "Palestinian NGO Network" (PNGO) e "Al-Shabaka/The Palestinian Policy Network" sono le tre ong che hanno perso i finanziamenti della Svizzera - come spiegato da Ats lo scorso 24 novembre - «per non aver rispettato il codice di comportamento e la clausola contrattuale anti discriminatoria del DFAE».
«I diritti umani sono già in profonda crisi»
Decisione che ha suscitato perplessità e preoccupazione. Amnesty International, insieme ad altre 95 organizzazioni, non ci sta a questo cambio di rotta, prende carta e penna e scrive all'UE e agli stati membri.
«In Israele e nei Territori Palestinesi Occupati (TPO) i diritti umani sono già in profonda crisi. - Avverte Eve Geddie, direttrice dell'Ufficio istituzioni europee di Amnesty International - Le organizzazioni palestinesi e israeliane nella regione svolgono un lavoro cruciale per la tutela dei diritti delle persone. Ridurre i finanziamenti delle sole organizzazioni palestinesi è discriminatorio e le metterebbe a tacere, impedendo il loro lavoro vitale e privando ulteriormente le vittime di qualsiasi prospettiva di protezione».
L'Ong contesta le intenzioni di taglio dei fondi da parte delle istituzioni occidentali dato che «finora non sono state trovate prove che il denaro sia stato dirottato per scopi non previsti». In altre parole, le accuse secondo cui i fondi sarebbero stati dirottati verso «organizzazioni terroristiche» o utilizzati per «incitare all'odio e alla violenza» risultano essere al momento infondate.
Ma non è tutto. Amnesty denuncia anche l'utilizzo di due pesi e due misure da parte dell'UE. Perchè nei nuovi contratti con le ONG, solo quelle palestinesi devono accettare clausole contrattuali "anti-incitamento" all'odio, oltre a dover poi anche essere sottoposte a monitoraggio per garantirne l'osservanza.
«Perché solo le Ong palestinesi?»
«Perché i donatori stanno limitando i finanziamenti solo alle ONG palestinesi? E perché le organizzazioni della società civile palestinese che documentano le violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano devono ripetutamente difendersi dalle accuse di antisemitismo e di sostegno alla violenza contro lo Stato di Israele, quando ripetute indagini non hanno trovato prove di questo tipo?».
Quesiti ai quali Eve Geddie chiede risposte.