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ITALIA«Il Papa è isolato e la Chiesa rischia lo smarrimento»

01.12.23 - 14:00
In un'intervista al Corriere della Sera, il teologo e religioso Enzo Bianchi non le manda a dire: «Si parla meno di Gesù e Vangelo»
Imago
Enzo Bianchi, monaco, teologo e scrittore.
Enzo Bianchi, monaco, teologo e scrittore.
Fonte Corriere della Sera
«Il Papa è isolato e la Chiesa rischia lo smarrimento»
In un'intervista al Corriere della Sera, il teologo e religioso Enzo Bianchi non le manda a dire: «Si parla meno di Gesù e Vangelo»

MILANO - C'è una parte di clero, quello più tradizionalista e conservatore, che mal sopporta le "aperture" e l'aspetto più progressista di Papa Francesco, attento ai cambiamenti del mondo.

Sebbene in forma moderata e costruttiva, uno di questi - che si contrappone al più "estremo" (nella critica) arcivescovo Carlo Maria Viganò - è il religioso e scrittore Enzo Bianchi, sempre pacato nei giudizi ma per questo non meno pungente.

Oltre che malato («Ho una bronchite acuta», ha detto ieri il Pontefice), «Papa Francesco è isolato. La Chiesa non rischia uno scisma ma un pericoloso smarrimento», ha spiegato Bianchi in un'intervista esclusiva al Corriere della Sera.

Secondo il fondatore della comunità di Bose*, infatti, «la Chiesa negli ultimi decenni ha messo se stessa al centro», a scapito «di Gesù Cristo e del Vangelo».

Il monaco e scrittore, «Dove va la Chiesa?» è il titolo della sua ultima fatica, nel 2021 aveva dovuto lasciare la comunità da lui fondata proprio su richiesta di Papa Francesco. Un atto di obbedienza alla Chiesa alla quale però non risparmia critiche: «Piuttosto di avere la pretese di dover e poter dire tutto su tutti e tutto, di essere maestra e guidare gli uomini, la Chiesa dovrebbe tornare a spogliarsi e a camminare accanto agli uomini, con compassione e umiltà».

E se Giovanni Paolo ha compiuto passi in questo senso («gesti di spoliazione»), e Ratzinger «non aveva forza sufficiente né all’interno della Chiesa né nei confronti del popolo di Dio», Francesco ci ha provato ma «è isolato, a parte quelli più vicini a lui, non è seguito» dal clero e «lo stesso popolo di Dio sembra sordo alla sua proposta sinodale».

Dunque, per il fine teologo, il passo verso l'umiltà e la povertà del capo della Chiesa è difficile da realizzare in un contesto di comunicazione di quest'ultima sui social media dove «è molto più vivace l’ala tradizionalista».

Il monaco sembra poi voler "spezzare una lancia" verso Bergoglio. «Ho mosso critiche a tutti ma ora colgo il momento difficile: temo che la Chiesa stia scivolando verso un pericoloso smarrimento».

E a chi pensa che il Papa argentino abbia plasmato un conclave ad hoc per portare avanti le proprie convinzioni, risponde: « Non è affatto vero. Ha nominato anche cardinali scialbi e tradizionalisti». Con il rischio che, per mantenere l'equilibrio tra «un Papa profetico» e la tradizione, il conclave finirà «per scegliere un papa scialbo».

La comunità di Bose è una comunità religiosa e cristiana che fu fondata da Enzo Bianchi nel 1965, in provincia di Biella. Sul sito della congregazione si legge che «Bose è una comunità di monaci e monache appartenenti a chiese cristiane diverse che cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato».

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COMMENTI
 

Calimero 1 anno fa su tio
Scusa mestesso ma ti rendi conto dell'ignoranza di ciò che hai scritto?

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a Calimero
Perdonalo, non sa quello che dice....

mestesso 1 anno fa su tio
Risposta a Calimero
ho scritto la realtá dei fatti.

Ala 1 anno fa su tio
la scientificità dell'amico immaginario......

mestesso 1 anno fa su tio
Quando mai la chiesa o il papa ha aperto la bibbia, dicendo cosa dice la parola di Dio davanti ai suoi “”fedeli””? 🙄🤔 Mai.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a mestesso
Ogni domenica.

Luigi Bianchi 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
leggi 1 timoteo 4:1-3 primi dicio se la leggono e la mettono in pratica;)

mestesso 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
allora verifica (seguendo con bibbia alla mano) quello che dicono, rimarrai sorpreso o deluso (scegli tu)

Rosso Blu 1 anno fa su tio
Ma poverini

CHGordola 1 anno fa su tio
Forse se Dio e Gesù si facessero vedere ogni tanto, dai almeno ogni 2000 anni, la gente troverebbe un po' di quella speranza che invece oggi trova nei social e negli acquisti sfrenati. Invece siamo abbandonati a noi stessi su questo piccolo pianeta blu, e gli uomini pensano di esser donne, le donne pensano che gli uomini siano malvagi e violenti, allora cerchiamo di sognare, per fuggire e pensiamo di conquistare lo spazio, di terra-formare Marte malgrado non siamo neanche capaci di diminuire i nostri consumi quando c'è crisi elettrica.

Paolo73 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
Io Gesù (che è Dio figlio) lo incontro ogni giorno perché mi faccio vedere da Lui. Sono pieno di speranza, non faccio acquisti sfrenati, non mi sento abbandonato, non risolvo le cose fuggendo e grazie a Dio non sono cattolico...

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
Dio si manifesta ogni giorno, ma non è uno che fa molto rumore, aspetta pazientemente che noi ci accorgiamo della Sua presenza. Ma noi viviamo in un mondo (creato da noi) dove conta solo chi fa più rumore, distratti dalla fretta, dall'accapparrarci più cose, più notorietà, più successo. Se vogliamo incontrarLo dobbiamo solo cercarlo.
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