In un'intervista al Corriere della Sera, il teologo e religioso Enzo Bianchi non le manda a dire: «Si parla meno di Gesù e Vangelo»
MILANO - C'è una parte di clero, quello più tradizionalista e conservatore, che mal sopporta le "aperture" e l'aspetto più progressista di Papa Francesco, attento ai cambiamenti del mondo.
Sebbene in forma moderata e costruttiva, uno di questi - che si contrappone al più "estremo" (nella critica) arcivescovo Carlo Maria Viganò - è il religioso e scrittore Enzo Bianchi, sempre pacato nei giudizi ma per questo non meno pungente.
Oltre che malato («Ho una bronchite acuta», ha detto ieri il Pontefice), «Papa Francesco è isolato. La Chiesa non rischia uno scisma ma un pericoloso smarrimento», ha spiegato Bianchi in un'intervista esclusiva al Corriere della Sera.
Secondo il fondatore della comunità di Bose*, infatti, «la Chiesa negli ultimi decenni ha messo se stessa al centro», a scapito «di Gesù Cristo e del Vangelo».
Il monaco e scrittore, «Dove va la Chiesa?» è il titolo della sua ultima fatica, nel 2021 aveva dovuto lasciare la comunità da lui fondata proprio su richiesta di Papa Francesco. Un atto di obbedienza alla Chiesa alla quale però non risparmia critiche: «Piuttosto di avere la pretese di dover e poter dire tutto su tutti e tutto, di essere maestra e guidare gli uomini, la Chiesa dovrebbe tornare a spogliarsi e a camminare accanto agli uomini, con compassione e umiltà».
E se Giovanni Paolo ha compiuto passi in questo senso («gesti di spoliazione»), e Ratzinger «non aveva forza sufficiente né all’interno della Chiesa né nei confronti del popolo di Dio», Francesco ci ha provato ma «è isolato, a parte quelli più vicini a lui, non è seguito» dal clero e «lo stesso popolo di Dio sembra sordo alla sua proposta sinodale».
Dunque, per il fine teologo, il passo verso l'umiltà e la povertà del capo della Chiesa è difficile da realizzare in un contesto di comunicazione di quest'ultima sui social media dove «è molto più vivace l’ala tradizionalista».
Il monaco sembra poi voler "spezzare una lancia" verso Bergoglio. «Ho mosso critiche a tutti ma ora colgo il momento difficile: temo che la Chiesa stia scivolando verso un pericoloso smarrimento».
E a chi pensa che il Papa argentino abbia plasmato un conclave ad hoc per portare avanti le proprie convinzioni, risponde: « Non è affatto vero. Ha nominato anche cardinali scialbi e tradizionalisti». Con il rischio che, per mantenere l'equilibrio tra «un Papa profetico» e la tradizione, il conclave finirà «per scegliere un papa scialbo».
La comunità di Bose è una comunità religiosa e cristiana che fu fondata da Enzo Bianchi nel 1965, in provincia di Biella. Sul sito della congregazione si legge che «Bose è una comunità di monaci e monache appartenenti a chiese cristiane diverse che cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato».