Intanto a Dubai il presidente turco ha affermato che il suo Paese intende raggiungere le zero emissioni nette entro il 2053
DUBAI - «Ci aspettiamo di raggiungere l'obiettivo zero emissioni nette entro il 2053». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel suo intervento durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Cop28, in corso a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.
«Prevediamo una riduzione di 66,6 milioni di tonnellate delle emissioni di anidride carbonica entro la fine dell'anno, avendo raddoppiato il nostro obiettivo di riduzione delle emissioni fino al 2030», ha aggiunto Erdogan.
«Attualmente il 55% della capacità elettrica installata deriva da fonti energetiche rinnovabili. Con questo livello, ci classifichiamo al quinto posto in Europa e al dodicesimo nel mondo. Siamo al quarto posto a livello globale, e al primo in Europa, in termini di capacità geotermica installata. Siamo al secondo posto in Europa e al nono nel mondo per capacità installata di centrali idroelettriche. Intendiamo aumentare la percentuale di energia rinnovabile al 69% entro il 2053».
«Grazie all'iniziativa "Zero Waste", lanciata da mia moglie, Emine Erdogan, si prevede che il tasso di riciclaggio dei rifiuti salirà al 60% entro il 2035. È ampiamente riconosciuto che questi sforzi comportano un notevole input finanziario. A questo proposito, è fondamentale avere un accesso più equo alle risorse finanziarie per il clima e alle opportunità di trasferimento tecnologico», ha detto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, facendo sapere che la Turchia è candidata a ospitare nel 2026 la 31esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.