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ITALIA 50 anni dall'attentato di Fiumicino, l'Italia ricorda le sue vittime

17.12.23 - 17:26
«Il terrorismo offende i valori dell'umanità», ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Depositphotos (route66)
Fonte Ats
50 anni dall'attentato di Fiumicino, l'Italia ricorda le sue vittime
«Il terrorismo offende i valori dell'umanità», ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

ROMA - A cinquant'anni dal drammatico attentato, l'Italia ricorda le 32 vittime di quel 17 dicembre 1973 quando un commando di cinque palestinesi fece prima irruzione all'aeroporto di Fiumicino e poi lanciò una bomba al fosforo e due granate dirompenti all'interno di un aereo della Pan Am diretto a Teheran, via Beirut, fermo in una piazzola di parcheggio.

«Il terrorismo offende i valori dell'umanità a partire dal diritto alla vita, lede l'incolumità individuale e collettiva, viola i diritti umani, minaccia pace e sicurezza universale», sono state le parole pronunciate oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

E, proprio nel giorno del cinquantesimo anniversario dalla strage, i parenti delle sei vittime italiane si sono incontrate per la prima volta durante la cerimonia di inaugurazione di una targa commemorativa installata proprio nel luogo del massacro.

Il giorno in cui avvenne la strage, il 17 dicembre 1973, era un lunedì. Erano circa le 13 quando un commando di cinque palestinesi, arrivato a Fiumicino con un volo dalla Spagna, irruppe nello scalo con armi ed esplosivi fra i passeggeri in attesa di imbarcarsi.

Vennero sparate raffiche di mitra tra la folla, presi in ostaggio sei agenti e lanciati esplosivi all'interno di un Boeing 707 diretto a Teheran. Le immagini dell'aereo avvolto dal fumo fecero il giro del mondo, così come quelle degli ostaggi con le mani alzate al cielo.

Morirono 32 persone, tra cui anche il giovane finanziere appena ventenne Antonio Zara, che tentò di opporsi alla fuga dei terroristi. Uno di loro lo uccise con una raffica di mitra che lo raggiunse alla schiena. L'azione criminale, che provocò anche il ferimento di altre 17 persone, terminò nella tarda serata del giorno dopo all'aeroporto di Kuwait City, dove furono liberati gli ostaggi e arrestati i terroristi.

Oggi, all'aeroporto di Fiumicino, c'erano anche i parenti delle sei vittime italiane, alcuni con indosso un fratino bianco con i loro nomi e le loro foto. «Qualcosa si sta muovendo - ha detto Anna Narciso, figlia di Raffaele, una delle persone uccise cinquant'anni fa -. Il presidente della Repubblica ci rassicura che, forse, il silenzio di cinquant'anni stia per finire. Non vogliamo trovare un colpevole, non sono stati trovati cinquant'anni fa non li troveranno mai, ma riteniamo che le vittime non vanno mai dimenticate. La memoria collettiva di queste cose è importante».

A far incontrare tutti i parenti è stata l'iniziativa nata dal podcast alla giornalista Michela Chimenti dal titolo "Una mattina a Fiumicino". «Si sono ascoltati e hanno sentito l'impellente necessità di trovarsi, di parlarsi, di condividere questo momento di dolore e questa gioia - ha detto -, perché oggi abbiamo anche sorriso».

A ricordare il cinquantesimo anniversario della strage sono stati anche numerosi esponenti di governo. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha rinnovato l'appello alle istituzioni per «contrastare con determinazione il terrorismo in tutte le sue forme, rafforzando la cooperazione internazionale».

Un pensiero, in particolare, è andato al finanziere Zaia, omaggiato anche dalla Guardia di Finanza con una cerimonia solenne a Fiumicino. L'attentato - ha ricordato infine il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi - «fu un atto gravissimo, il tentativo di imporre, con le armi e la forza, le ragioni dell'odio. Un colpo inferto ai valori della tolleranza e della pacifica convivenza tra popoli, che colpì duramente in quegli anni anche tanti altri Paesi occidentali».

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COMMENTI
 

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Incredibile il numero di messaggi contrariati verso questi atti di terro rismo, in Europa….. I casi sono 2: sono tutti così giovani da non aver vissuto quegli anni, oppure…questi atti sono (cinicamente e volontariamente) in qualche modo giustificati.

miomiomio76 11 mesi fa su tio
Risposta a Peter Parker
Signor P. Parker , abbiamo una generazione giovane sprofondata ,senza una formazione solida ,nel tik tok dove informazione visuale anche manipolata con AI , teorie complottiste a dozzine per ogni tema etc etc , che non sa distinguere un topo da un cammello , ne da lui da lei , noi fluid , transgender , alieno etc etc che ha paura di non appartenere a un collettivo e poi abbiamo dei frustrati in vita che si gettano nell’odio altrui dietro qualche scusa …( soprattutto dopo una pandemia/ ma questo è stato così nel corso della storia ) … …oggi stesso sto ascoltando il podcast : una mattina a Fiumicino, podcast su storytel che tratta proprio del articolo qua sopra … e devo dire che fa rabbrividire … il riscontro informativo è vitale e per alcuni ci vorrebbe proprio un biglietto di sola andata nella regione del conflitto prima di condannare un popolo … per quanto riguarda l’Europa , abbiamo ricevuto una quantità di immigranti islamici che si sono riprodotti per 8 , a dire poco , ogni 5 anni e che hanno “trascinato” in determinate ideologie , a forza de piagne , anche altre persone che di informazione ne hanno ben poca … sono rimasta sconvolta dalle interviste di Piers Morgan con certi personaggi che in assoluto non hanno saputo condannare l’attacco di Hamas e il giorno dopo hanno twittato di boicottare questo giornalista con l’appoggio di migliaia di persone ( tutti subprodotti della Sharia ) su Youtube , su Twitter etc etc … Zara viene boicottato solo per aver pubblicato delle foto di una modella con un manichino avvolto in un lenzuolo e un pezzo di parete , perché hanno visto che il pezzo di parete assomiglia alla ragione della Palestina , e che il manichino avvolto è un insulto ai loro morti …. Allucinazione collettiva? … io vedo un altro tipo di te rro rismo volto a far cadere i pillari dell’economia occidentale sotto una certa scusa per poi procedere oltre … in una nota a parte , Zara appartiene a un catalano , non ha nulla a che vedere con le parti del conflitto …allora sono d’accordo che ognuno deve dire la sua , ma fate attenzione a chi appoggiate perché come abbiamo visto in passato , a questi non gliene importa niente e nessuno quando si tratta di ottenere qualcosa …

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Risposta a miomiomio76
Tutto molto triste e verissimo….

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Solo uno dei innumerevoli vigliacchi e terribili attentati di quel periodo….in mezza Europa. E in questo caso i terro risti sono stati pure liberati….

miomiomio76 11 mesi fa su tio
Risposta a Peter Parker
Io mi ricordo le immagini in televisione di quello del ‘85 a Fiumicino … …. Non me lo dimenticheró mai

s1 11 mesi fa su tio
Risposta a Peter Parker
si chiama strategia della tensione, dove il vero colpevole non quello che sembra esserlo

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Risposta a s1
S1. In certi casi può essere come dici, ma non sempre è cosi. Dove rimango stupito e‘ quando i colpevoli, nonostante tutto, la fanno franca. Per egoismo di Stato.

miomiomio76 11 mesi fa su tio
Risposta a s1
S1… sono a conoscenza del tema da lei riportato

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Risposta a miomiomio76
Ce ne sono tantissime di immagini, così tanti attentati…. in nome di cosa? Chi?

miomiomio76 11 mesi fa su tio
Risposta a Peter Parker
Infatti… e ora si vendono come freedom fighters …. allucinati de brutto ( detto alla romana )
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