Fergie Chambers, erede dell'impero Cox ha fondato una comune, lanciato un partito e sostiene le proteste a favore della Palestina
BOSTON - È un milionario, ma ha deciso di vivere in una comune in Massachusetts. Lui è James "Fergie" Chambers, trentottenne, erede della famiglia Cox, una delle più ricche d’America. Il rampollo è completamente disinteressato agli affari e ha una sola missione: diffondere il comunismo.
E per farlo ha messo a disposizione della causa un gruzzoletto di 250 milioni di dollari ereditato dai genitori. I Cox sono proprietari di una multinazionale, con sede ad Atlanta in Georgia, specializzata fondamentalmente in comunicazione, con branche diversificate in numerosi settori. Suo padre è uno dei proprietari degli Atlanta Hawks della NBA.
Niente affari, ma solo attività politiche nelle corde di Chambers che ha tagliato i ponti con la famiglia e ha dichiarato guerra ideologica allo Zio Sam. L’uomo, che ha aderito al comunismo alla tenera età di tredici anni, è al momento segretario generale del "Collettivo rivoluzionario marxista-leninista" in Berkshire. Il gruppo, fondato proprio da lui, ha come obiettivo quello di dare vita a un partito operaio in grado di influenzare la società e il mondo del lavoro americani.
Chambers – attivissimo sui social media - porta anche sul corpo i segni della sua ideologia, tant’è che ha tatuato i volti di Stalin e Mao Zedong sulla sua coscia. La sede dell’associazione a cui fa capo è in una comune in Massachusetts abitata da una decina di persone. Si tratta di un gruppetto affiatato che si dedica all’allevamento del bestiame, ma anche ad attività ricreative come la musica d’insieme. La compagnia è fortemente rivolta alla collettività.
Ad esempio, la loro struttura ginnica è messa a disposizione delle persone appartenenti alla “classe operaia”, ma è chiusa a poliziotti, militari e capitalisti. Ad adornare la sala, ci sono diverse bandiere appartenenti a nazioni comuniste, incluse alcune dedicate a Lenin.
Al centro delle attività c’è ora il sostegno del gruppo Palestine Action US che si occupa di organizzare proteste anti-israeliane in favore del popolo palestinese e di Hamas. Lo stesso Chambers ha organizzato e sostenuto proteste in tutta America. Intanto, secondo quanto rivelato da The Free Press, qualche vicino ha già storto il naso, definendosi preoccupato per le attività in corso.