Identificato il primo caso di encefalomielite equina dell'ovest dal 1996
BUENOS AIRES - Non c'è solo la febbre dengue - per la quale è stata dichiarata l'emergenza sanitaria - a turbare i sonni delle autorità argentine. L'Organizzazione mondiale della sanità informa che il 20 dicembre è stato registrato un caso umano di encefalomielite equina dell'ovest (Wee). È la prima volta dopo oltre due decenni: il caso più recente nel paese sudamericano risale al 1996 e prima ancora si risale al biennio 1982/1983.
Di cosa si tratta
L'Oms spiega: «La Wee è una rara malattia virale trasmessa dalle zanzare che colpisce gli equini e gli esseri umani. La maggior parte dei casi umani sono associati a epidemie negli uccelli o nei cavalli. Il virus ha il potenziale per diffondersi ad altre aree attraverso la migrazione di uccelli infetti o il movimento di persone e animali portatori del virus. Dato che gli uccelli fungono da serbatoio, possono fungere da ospiti amplificatori per la diffusione virale in altri paesi. I gruppi a rischio includono persone che vivono, lavorano o partecipano ad attività all’aperto in aree endemiche o dove sono dichiarate epidemie attive di malattie negli animali». La malattia è trasmessa dalle zanzare (come la dengue e altri virus) e ha negli uccelli passeriformi i principali ospiti serbatoio.
Il paziente nel quale è stato identificato il primo caso di Wee è un adulto della provincia di Santa Fe, che ha sviluppato sintomi quali mal di testa, mialgia, vertigini, disorientamento e febbre improvvisa il 19 novembre. Cinque giorni dopo l'uomo ha ricevuto cure mediche ed è stato ricoverato in una struttura sanitaria della provincia, dove ha necessitato di cure intensive e ventilazione meccanica per 12 giorni. Il paziente - un lavoratore rurale attivo in un'area nella quale erano stati in precedenza identificati equini positivi all'infezione - è stato dimesso il 20 dicembre, giorno in cui è stato comunicato il suo caso all'Oms. Il giorno prima le analisi di laboratorio hanno confermato la sua positività al Wee.
Dal 25 novembre al 27 dicembre sono stati identificati 1182 focolai di Wee negli equini in 12 province argentine. Nell'uomo la malattia può causare sintomi di moderata entità ma anche forme gravi di meningite asettica ed encefalite.
Emergenza dengue
Nel corso del 2023 i casi registrati di dengue sono stati 135'676, 68 le persone che hanno perso la vita. Il dato più preoccupante è l'aumento del contagio durante l'inverno - e non il consueto crollo. L'Oms spiega che è una diretta conseguenza della crisi climatica, che ha creato le condizioni più favorevoli alla proliferazione delle zanzare responsabili del contagio, le Aedes aegypti. I sintomi più comuni sono febbre, eruzioni cutanee, mal di testa e dolori articolari e muscolari. Nelle forme più gravi si possono verificare emorragie e perdite di piastrine, che possono causare shock circolatori.