È la promessa del leader ucraino annunciata nel discorso di fine anno. La guerra intanto non si placa e continua a mietere vittime civili
KIEV - Mentre la guerra non accenna a placarsi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha promesso, nel suo discorso di fine anno, di "devastare" le forze russe che hanno invaso l'Ucraina quasi due anni fa.
Intanto sono proseguiti anche nella tarda serata di ieri e stanotte gli attacchi reciproci. Una persona è morta e diverse altre sono rimaste ferite in un attacco di droni russi contro la città ucraina meridionale di Odessa. I media affermano che i rottami dei velivoli abbattuti hanno colpito edifici in tutta la città portuale, provocando incendi in diverse aree residenziali.
I detriti di un drone russo abbattuto dalla contraerea sono caduti stanotte su un museo della città ucraina di Leopoli, causando un incendio. Non si registrano al momento vittime o feriti.
Le autorità della regione autoproclamatasi repubblica federata della Russia hanno indicato che il bombardamento ucraino di ieri sera ha causato almeno quattro morti e 13 feriti.