Coca Cola ha fermato uno spot previsto per le prossime settimane. C'è anche chi ha deciso di stipulare un nuovo contratto, nonostante tutto
MILANO - Uno degli effetti collaterali del Pandoro-gate che ha travolto Chiara Ferragni è la paventata perdita di sponsorizzazioni e contratti da parte delle aziende che, nel corso di questi anni, avevano deciso di legare la propria immagine a quella dell'influencer e imprenditrice.
Il gruppo Safilo è stato il primo a prendere le distanze dalla 36enne. Ora, secondo quando scrive il quotidiano italiano Repubblica, Coca Cola ha deciso di fermare uno spot pubblicitario la cui messa in onda era inizialmente prevista per la fine di gennaio. Un posizionamento strategico in vista dell'imminente inizio del Festival di Sanremo (che prenderà il via il 6 febbraio). Ferragni avrebbe firmato il contratto con la multinazionale lo scorso dicembre, più o meno nel periodo in cui è esploso il caso-Balocco. Per il momento non sono stati rilasciati commenti né dall'entourage di Ferragni né dal gruppo Coca Cola.
Chi non volta le spalle
Pigna, storico gruppo di cartoleria, ha deciso che non volterà le spalle alla 36enne. «Collaboriamo con Chiara Ferragni da diversi anni, avendo avuto modo di apprezzarne le doti umane e imprenditoriali. La relazione commerciale tra i due brand italiani è stata proficua e soddisfacente in tutti i mercati in cui operiamo. La storia di 185 anni di Pigna, la nostra leadership e il nostro stile aziendale ci portano a guardare verso il futuro, con l’auspicio che l’attuale non facile contesto possa essere superato».
Il nuovo contratto
Secondo Repubblica, proprio in questi giorni di feroci polemiche un marchio che fa parte di un colosso internazionale avrebbe siglato un contratto con Ferragni. Nei prossimi giorni dovremmo scoprire di chi si tratta tramite pubblicazioni sull'account Instagram dell'imprenditrice digitale.
Chi sta a guardare
Altre aziende, che costituiscono il grosso della galassia delle sponsorizzazioni targate Ferragni, non si sono esposte e stanno alla porta. Si va dai marchi internazionali come Nestlé, Procter & Gamble, L’Oréal a nomi di peso sul mercato italiano come Morellato, Intimissimi, Calzedonia e Tod's (di cui peraltro la 36enne è membro del consiglio di amministrazione).