Il presidente Ebrahim Raisi, nel corso dei funerali delle vittime di Kerman, ha ipotizzato la «fine del regime sionista»
TEHERAN - «Il luogo e il tempo» della vendetta iraniana per il doppio attentato di Kerman saranno «scelti» dalla Repubblica islamica, ha affermato oggi il presidente, Ebrahim Raisi, partecipando ai funerali delle vittime nella città nel sud-est dell'Iran. Lo riferisce l'agenzia Irna.
Ieri l'Isis ha rivendicato gli attentati, che, secondo l'ultimo bilancio, hanno provocato 89 morti e 284 feriti, ma diverse autorità di Teheran affermano che dietro all'azione ci sono gli Usa e Israele.
«Alcune persone coinvolte» nel doppio attentato di Kerman «sono state arrestate», ha annunciato oggi il ministro dell'Interno iraniano, Ahmad Vahidi, senza fornire dettagli in proposito. I servizi d'intelligence sono stati capaci di «trovare buone tracce», ha aggiunto Vahidi, citato dall'agenzia Irna. Lui stesso ha aggiunto che tra le vittime ci sono 54 donne e 10 bambini sotto i 10 anni di età.
L'operazione "Diluvio di Al Aqsa", come Hamas ha chiamato la guerra contro Israele, porterà alla «fine del regime sionista», ha aggiunto Raisi. «La vittoria della verità e la distruzione della falsità è una promessa divina», ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna, Raisi, che poi si è recato a visitare la tomba di Qasem Soleimani, il capo delle operazioni all'estero dei Pasdaran e nemico numero uno di Israele, ucciso in un raid Usa a Baghdad 4 anni fa e che veniva ricordato quando è stato compiuto il doppio attentato.