Autosufficienza energetica e raggiungimento di emissioni zero entro il 2050, nonostante le critiche degli ambientalisti.
LONDRA - Il governo britannico sta valutando la realizzazione di un'altra grande centrale nucleare nel Regno Unito, oltre ai progetti in corso degli impianti di Hinkley Point C, già in costruzione, e di Sizewell C, in fase di sviluppo.
È quanto si legge in un nuovo piano chiamato Civil Nuclear Roadmap presentato dal governo conservatore di Rishi Sunak, impegnato a rilanciare il nucleare civile sia rispetto all'autosufficienza energetica del paese, diventata priorità dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, che al mantenimento degli impegni sulla transizione verde e sull'obiettivo delle emissioni zero da raggiungere entro il 2050.
La roadmap, definita la «più grande espansione dell'energia nucleare nel paese degli ultimi 70 anni», prevede anche 300 milioni di sterline di investimenti per produrre un combustibile avanzato all'uranio e l'introduzione di una «regolamentazione più intelligente».
Londra, che spera di coprire un quarto del proprio fabbisogno nazionale di elettricità attraverso il nucleare entro la metà del secolo, sta costruendo grandi centrali tradizionali ma vuole puntare anche su piccoli reattori modulari - più economici e quindi più facili da finanziare - ma che richiedono ancora anni di sviluppo.
Il piano, che arriva dopo l'annuncio del colosso francese dell'energia Edf di un piano di investimenti da 1,3 miliardi di sterline per la modernizzazione e l'estensione dell'orizzonte operativo di alcune centrali britanniche, è stato fortemente criticato dagli ambientalisti. «Gli argomenti economici a favore di un'energia nucleare lenta e costosa semplicemente non reggono perché il futuro è nelle rinnovabili», ha affermato Doug Parr di Greenpeace UK.