Si tratta della prima esecuzione effettuata con questa controversa pratica negli Stati Uniti. Giustiziato Kenneth Smith.
WASHINGTON - Il boia colpisce in Alabama, dove Kenneth Smith è stato giustiziato con l'azoto. È la prima volta che tale controversa pratica viene usata negli Stati Uniti per una condanna a morte da quando è stata introdotta l'iniezione letale nel 1982.
Smith è stato dichiarato morto alle 20:25 locali, dopo che l'esecuzione è stata rimandata di alcune ore per attendere l'esito dell'ultimo appello alla Corte suprema americana.
L'esecuzione con l'azoto - Quella andata in scena nella serata di ieri in Alabama (la notte di oggi in Svizzera) è la prima condanna a morte eseguita utilizzando l'azoto. Ma in cosa consiste? In pratica al condannato a morte viene messa sul volto una mascherina che emette gas a pressione come quelle che si usano per somministrare ossigeno in ospedale, solo che invece dell'ossigeno in questo caso pompa azoto. In pratica si muore per asfissia, visto che l'azoto di per sé è un gas inerte. «La procedura per uccidere Smith è durata in tutto 22 minuti», hanno precisato i giornalisti presenti all'esecuzione. La decisione dell'Alabama di utilizzare questa pratica è stata ampiamente criticata. Soprattutto a causa della sua crudeltà. Basti pensare che in molti Stati questa tecnica è stata espressamente vietata per uccidere animali di grossa taglia.
Condannato per omicidio - Kenneth Smith, 58 anni, era stato condannato a morte nel 1989 per aver ucciso una donna l'anno prima. Un delitto, quello commesso da Smith, commissionato dal marito della vittima che voleva intascare i soldi dell'assicurazione. Per l'assassinio Smith e un altro sicario (già giustiziato nel 2010) avevano intascato mille dollari a testa. Smith venne condannato, come detto, nel 1989, alla pena capitale da un giudice che inasprì la sentenza della giuria popolare (che si era raccomandata di punire Smith con l'ergastolo).
L'ONU: «Potrebbe essere tortura» - Il metodo di esecuzione con l'azoto, usato nella notte in Alabama, «potrebbe essere una tortura». Lo afferma l'Onu. «Mi rammarico profondamente per l'esecuzione, nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento mediante gas di azoto possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradanti», ha affermato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. «La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Esorto tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l'abolizione universale». L'Unione europea dal canto suo esprime «profondo rammarico» per «l'esecuzione di Kenneth Eugene Smith avvenuta ieri nello Stato dell'Alabama, costringendo il detenuto a respirare azoto puro». «Secondo i maggiori esperti, questo metodo è una punizione particolarmente crudele e insolita», scrive il Servizio d'azione esterno dell'Ue. «L'Ue - si legge nella nota - si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento».