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GUERRA IN UCRAINAA Kiev c'è uno scontro al vertice

31.01.24 - 09:38
Il capo delle forze armate Zaluzhny avrebbe rifiutato la richiesta di dimettersi, presentatagli dal presidente Zelensky
IMAGO / ZUMA Press
A Kiev c'è uno scontro al vertice
Il capo delle forze armate Zaluzhny avrebbe rifiutato la richiesta di dimettersi, presentatagli dal presidente Zelensky

KIEV - In Ucraina si segnala un dissidio tra i vertici delle autorità politiche e militari che potrebbe avere delle ripercussioni nell'andamento della guerra, che sta per arrivare al secondo anniversario.

Le ricostruzioni
Lunedì il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe chiesto al generale Valery Zaluzhny di fare un passo indietro dalla carica di comandante in capo delle forze armate ucraine. Per tutta risposta avrebbe ottenuto un secco rifiuto, mettendo Zelensky nella condizione di licenziare il generale. Il condizionale è d'obbligo, perché la ricostruzione fatta da autorevoli testate giornalistiche internazionali (a partire dai britannici Guardian e The Economist) è stata smentita dal ministro della Difesa di Kiev.

Il Times invece afferma che Zelensky sarebbe stato costretto a fare marcia indietro dopo le pressioni dei vertici delle forze armate e dei partner internazionali. A Zaluzhny sarebbe stato offerto un ruolo di prestigio, ma a tutti gli effetti un secco passo indietro nella gerarchia: segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. I principali candidati per prendere la guida delle forze armate di Kiev, secondo le ricostruzioni giornalistiche, sarebbero il ​​comandante delle forze di terra Oleksandr Syrskyi e il capo dell'intelligence ucraina Kyryll Budanov. Entrambi hanno delle criticità: quest'ultimo avrebbe un approccio al comando «molto meno convenzionale» rispetto a Zaluzhny e non ha mai avuto la responsabilità di un esercito, mentre Syrskyi ha sì riportato due importanti affermazioni sul campo nel 2022 (vicino a Kiev e nella regione di Kharkiv) «ma il suo approccio duro lo ha reso impopolare nei ranghi dell'esercito», sottolinea The Economist.

Scontro di personalità
Tra le ragioni che avrebbero indotto Zelensky a cambiare la guida delle forze armate potrebbe sicuramente esserci il fallimento della controffensiva estiva. Secondo un deputato dell'opposizione, Oleksii Goncharenko, ci sarebbero anche questioni personali. «L'ufficio di Zelensky teme che Zaluzhny abbia fatto dichiarazioni politiche e non militari».

Il riferimento è all'intervista rilasciata proprio al quotidiano economico britannico nel mese di novembre: Zaluzhny aveva parlato apertamente di stallo nelle ostilità e aveva chiesto nuovi aiuti occidentali. Nella sua replica Zelensky non aveva condiviso la valutazione pessimistica e si era detto sicuro che l'arrivo di armamenti dai partner occidentali, in particolare i caccia F-16, avrebbe potuto cambiare le sorti del conflitto con la Russia. Ma c'è di più: da mesi i media ucraini lasciano intendere che, se dovessero essere indette nuove elezioni a guerra in corso, Zaluzhny potrebbe candidarsi alla presidenza e, in ragione della sua grande popolarità, diventare un pericoloso rivale per Zelensky.

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