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UNIONE EUROPEAVia i pesticidi, Von der Leyen ritira il piano

06.02.24 - 10:07
«Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili»
keystone-sda.ch / STR (Armin Durgut)
Fonte Ats ans
Via i pesticidi, Von der Leyen ritira il piano
«Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili»

BRUXELLES - «I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe, annunciando che proporrà al collegio dei commissari «il ritiro» della proposta legislativa sui pesticidi.

«So che sono preoccupati per il futuro dell'agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l'agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire».

Nell'annunciare che proporrà il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi, von der Leyen ha spiegato che il regolamento «diventata un simbolo di polarizzazione». »Una nuova proposta, più matura», sarà fatta in futuro.

«La proposta è stata rigettata dall'Eurocamera, e non ci sono progressi neanche in Consiglio», ha sottolineato von der Leyen soffermandosi a lungo, nel suo intervento, sulle proteste degli agricoltori. «Molti di loro si sentono messi all'angolo. Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell'impatto della guerra di Russia. L'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto», ha sottolineato.

«Abbiamo lanciato il Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'Ue. Abbiamo invitato i rappresentanti del settore agricolo, delle comunità rurali, dell'industria delle sementi e dei fertilizzanti, del settore alimentare, ma anche del settore finanziario, dei consumatori e del settore alimentare, dei gruppi di consumatori e ambientalisti e della scienza. Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico», ha spiegato ancora.

«Gli agricoltori - ha poi proseguito von der Leyen - hanno bisogno di un'argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l'abbiamo fatta in modo convincente. Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi», ha detto lanciando l'idea di «un'etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori».

"Il terreno fertile è sempre stato la spina dorsale del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70% dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più", ha sottolineato von der Leyen aggiungendo: "la conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l'alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro".

In merito alla questione agricoltori si è espresso anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel intervenendo alla Plenaria dell'Eurocamera: «Gli agricoltori meritano di essere rispettati per il lavoro gigantesco che fanno a nostro servizio e per il ruolo che svolgono nella lotta al cambiamento climatico». Va affrontata «la questione di redditi equi», occorre mettere in campo "sforzi per ridurre la burocrazia, per avere regole di gioco eque»

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COMMENTI
 

tbq 10 mesi fa su tio
Il solito parlare da euroburocrate: "in futuro faremo proposte appropriate, stranamente uguali a quelle di ora ma le approveremo con più discrezione e spezzettate in così tanti decreti da non poter essere riconosciute; così non ci saranno proteste e imporremo comunque quello che vogliamo". Poi va beh, la sua profonda e sincera preoccupazione per gli agricoltori probabilmente è anche la causa del fatto che i lupi, fino ad un anno fa supercoccolati dalla Commissione, siano improvvisamente diventati un problema che Von Der Leyen ha deciso di prendere di petto. Ah, no, quello dipendeva dal fatto che le hanno sbranato il pony... :)

Tracy 10 mesi fa su tio
Ma qui si parla di pesticidi, su un altra pagina si parla del rischio di perdere il nostro diritto a manifestare (e come al solito quando si tratta di un tema importante non si può commentare). Ho l'impressione di vivere su un altro pianeta e che siamo completamente ''fuori della pacca''. Dobbiamo renderci conto che chi controlla tutto quanto in questo mondo, dal piatto a Big Pharma’ è Bill Gates, Lui controlla tutto! Tutta sta carne biologica è un ideologia perché quello che non si dice è che si può benissimo produrre della buona carne senza emettere troppo Co2, sai quanto Co2 emette un campo di soja? sai che per produrre un Kg di carne di Soja ci vuole 2Kg. di Co2. Lo sai che quando cerano i dinosauri c’era più di Co2 che oggi?? Non dimenticarti che Bill Gates ha il più grande numero di terre agricole in America e un numero incredibile di laboratori dove produrre alimenti artificiali, quindi per mettere in atto il loro programma molecolare ti devono raccontate la favola del Co2. Come mai che quando arriva la carne della Nuova Zealanda o dell’argentina allora li nessuno parla del Co2 e dei pesticidi strano neh? Ora si vede già farina di insetti in tanti prodotti, come torte, pane e pare sia molto pericolosa per la salute perché? perché per produrre 1Kg di ‘’criket ce 1mg di cianuro quindi altamente cancerogeno. Ci sono quattro gruppi di privati che detengono le semenze e negli Stati Uniti ancora di più considerando che detengono tutto fino ai piccoli negozi alimentari. In più, l’ (OMS e VDL e altri che dipendono di Gates, la nostra salute dipende da Gates. Loro creano quello che vogliono e non sono sicura che lavorano per il nostro interesse. Chi ci dice che non creano malattie per poi trovare nuovi medicamenti per curare… conflitti d’interessi?? abbiamo visto durante la pandemia come sono andate le cose. Gates è il Direttore d’orchestra. Capisci in che mani siamo? Noi di fronte a questo cosa possiamo fare? Cosa può fare la politica? Forse per noi, l’unico modo è manifestare come stano facendo giustamente gli agricoltori SI ma non sono sicura che si arriverà a una soluzione. Per quello che la Svizzera non deve entrare nell’UE e il controllo totale arriverà con il trattato dell’OMS a Giugno prossimo. Svegliamoci

Gloriaukraina 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
🤣🤣🤣🤣 e pensare che pensavo che S1 era messo male...qui è l'apoteosi...🤣🤣🤣

Gloriaukraina 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Comunque si concordo visione su altro pianeta, ma di quelli ancora da scoprire....

Emib5 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Davvero mi associo ai commentatori qui sopra perché questa volta Tracy è riuscita in un'impresa epica e è riuscita a raggiungere nuove vette di ignoranza e poi si permette pure di insultare. Mai visto un concentratoo tale di errori e di informazioni false prese dai soliti siti fatto da sfigati disinformati. Inutile fare l'elenco perché troppo lungo., sappi almeno che ingerisci cianuro anche quando mangi mandorle e che non è cancerogeno, ma velenoso.

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a Emib5
sfigati disinformati🤣🤣🤣🤣senti chi parla!! però hai ragione, è un veleno ma a piccole dose diventa cancerogeno. Tra l'altra, anche il vaccino Covid emerge che per alcuni è cancerogeno, uno studio spiega anche il perché del long covid. Devo cercare il link

Gloriaukraina 10 mesi fa su tio
Risposta a Gloriaukraina
*vivi non visione.

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a Gloriaukraina
Quello che ho scritto è verità (reale) è se non lo sai, informati se no passi per un ignorante! Sgarbi ti direbbe studia capra, capra, capra🤣🤣🤣🤣

DavideBernasconi 10 mesi fa su tio
Risposta a Gloriaukraina
Una bella insalata di complottismo e ingoranza.

Gloriaukraina 10 mesi fa su tio
Risposta a DavideBernasconi
Davvero...preoccupante!

Voilà 10 mesi fa su tio
In Svizzera la proibizione dei pesticidi in agricoltura è stata rigettata dal popolo, `è però noto che l'agricoltura è tra le attività più inquinanti delle falde acquifere.

YouAreWhatWeEat 10 mesi fa su tio
ripropongo un'ottima analisi letta su un social Ennesima rivolta degli agricoltori europei, non è la prima, non sarà l'ultima. Quando la Comunità Europea muoveva i primi passi, poco dopo la metà del secolo scorso, una considerazione pareva ovvia. Vale a dire: si era in anni nei quali tutti i Paesi europei (anche noi, col miracolo economico) stavano sperimentando l'industrializzazione capillare e il panorama si riempiva di fabbriche. A quell'epoca l'industria tirava e cresceva (diciamo) del 10% annuo. Si fece notare, allora, che quei tassi di incremento non avrebbero mai potuti essere raggiunti dall'agricoltura, che si pensava fosse un po' sempre simile a sé stessa e quindi potesse crescere sì e no (diciamo) dell'1% annuo. In fondo, era l'esperienza storica che mostrava come società agricole fossero rimaste fondamentalmente stazionarie per secoli, e che l'impetuosa crescita sia venuta solo con la nascita dell'industria. E quindi, si diceva, se noi andiamo verso un sistema che cresce al 10% ma le campagne rimangono ferme, il risultato sarà che nei campi nessuno vorrà o potrà starci, e ci troveremo paesaggi secolari distrutti. Ergo, fu la conclusione, il settore agricolo deve essere aiutato per colmare quel gap naturale che lo separa dal resto dell'economia e dall'industria (allora nascente) in particolare. E furono sussidi diretti, politiche agricole, prezzi soglia, dazi e limiti alle importazioni di beni agricoli extra europei che potessero far concorrenza agli agricoltori continentali mettendoli quindi sotto margine. Questo impianto ha però prodotto una serie di conseguenze. Innanzitutto il fatto che vi siano ormai generazioni di agricoltori che danno per scontato, quasi facente parte del paesaggio, l'aiuto comunitario o governativo. Inoltre, passati decenni, ci si è resi conto che l'industria non è così inarrestabile e indistruttibile, tanto che oramai il problema è la deindustrializzazione, con le fabbriche che chiudono e lo sviluppo dei servizi (ad alto o basso valore aggiunto è altro discorso). L'agricoltura, poi, non è più quel comparto di braccianti che zappano come si zappava nel Medio Evo, ma è un settore nel quale è entrata la tecnologia e, più in generale, l'innovazione. Il mondo insomma è cambiato, tranne il fatto che è scontato che l'agricoltura sia sovvenzionata. Da qui la reazione, ogni qual volta vi sia un elemento che abbassa la redditività del mondo agricolo, di andare a Bruxelles o a Roma o a Berlino, bloccare autostrade e minacciare sfracelli. Si protesta, insomma, contro quell'Europa che non fa altro che sovvenzionare l'agricoltura sin dalla nascita e l'opposizione contro Bruxelles è quindi parte di una rivendicazione che mira non a ricevere contributi, ma a riceverne di più. In questo caso, pietra dello scandalo sono anche le normative comunitarie in termini di ambiente. Dato che il mondo agricolo, tra le varie sovvenzioni, ha quelle relative al diesel agricolo (nel senso che costa meno per usi agricoli) se si sveglia un governo (quello tedesco) che, nell'ottica di diminuire il consumo di fossili, taglia le sovvenzioni (SAD, sussidi ambientalmente dannosi) che altro fine non hanno se non, per gli agricoltori, consumare più fossili, ecco che si scatena la revolucion. E fa parte dei divertenti casi della vita vedere taluni movimenti ecologisti (Ultima generazione, per non far nomi) che nei giorni pari accusano il Governo di finanziare i SAD che, secondo loro, sono un regalo a fossili e petrolieri e, nei giorni dispari, scendono al fianco degli agricoltori che chiedono proprio l'incremento dei SAD.

Nmemo 10 mesi fa su tio
Era prevedibile un commento fuori tema riferito alla politica. Ti salvi aggiungendo "irrilevante" (a doppio senso). Non ti riesce di vedere solo l'esempio di una economia agricola che lavora senza dilavare il terreno per abbondanza di acque e inquinare la falda freatica?

Heinz 10 mesi fa su tio
Incredibile, i fascioleghisti da tastiera sotto sono contenti di continuare a mangiare pesticidi nel cibo e nelle acque pur di andare avanti con il loro mantra anti EU. Complimenti !

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a Heinz
Nessuno ti impedisce di andare avanti con l'UE che sta mettendo tutta l'economia a tappeto, peggio di una guerra mondiale. Se poi a te piace mangiare insetti creati in laboratorio non conoscendo gli effetti a lungo termine sulla salute umana., fai pure, ci sono già in commercio 🤷🏼😊

Heinz 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Mi raccomando avanti con i pesticidi nel piatto!! Se poi sono made in Basel sono anche piu buoni !!

Voilà 10 mesi fa su tio
Risposta a Heinz
Berna, 15.08.2019 - In Svizzera è consuetudine ricavare dalle acque sotterranee sufficienti quantità di acqua potabile di qualità ineccepibile. Oggi questo non è più così scontato, poiché le riserve idriche sotterranee sono sempre più soggette a contaminazioni, la maggior parte delle quali proviene dall’agricoltura. A questa conclusione giunge il rapporto dell’Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA pubblicato dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) il 15 agosto 2019. Dal presente rapporto emerge che la qualità dell'acqua potabile è compromessa in modo particolare per la presenza di nitrati e residui di prodotti fitosanitari. La causa principale di questo esteso fenomeno di inquinamento è la pratica di un'agricoltura intensiva. Ma le acque sotterranee in corrispondenza dei corsi d'acqua vengono contaminate anche da microinquinanti provenienti dall'industria, dall'artigianato e dalle economie domestiche. Admin ch

Bad 10 mesi fa su tio
Quale sarebbe "il ruolo che che svolgono nella lotta al cambiamento climatico"? Visto l'agricoltura è responsabile di un quinto delle emissioni antropiche...

s1 10 mesi fa su tio
Risposta a Bad
il ruolo che devono svolgere secondo fond ol laying e accoliti è quello di sparire

Heinz 10 mesi fa su tio
Risposta a Bad
Inquinano i le falde e magari anche cancerogeni, uccidono fauna e flora selvatica ... ma va tutto bene !

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a Heinz
Ci sono molte cose cancerogeni creati dalle industrie alimentari dove la politica non fa niente o troppo poco. Poi ammazzano gli animali che sono importantissimi per l'ecosistema. Poi ci si mettono pure le pharma neh!! perché prendersela così tanto con gli agricoltori ?? Se poi credi davvero che sarà l'UE a salvare il mondo allora credi ancora nelle favole 🙂

YouAreWhatWeEat 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Perché gli agricoltori, a differenza di altre categorie, hanno l'arroganza e la presunzione di lavorare con e per la terra. Non è cosi. I danni ambientali e paesaggistici ed ecologici che l'agricoltura di oggi causa sono gravissimi e pesantissimi. Si parla di impoverimento del suolo, di una riduzione della biodiversità e di un avvelenamento del clima e delle falde. Non che sia colpa dei contadini tout court. è il sistema che è sbagliato. ma loro ci sono dentro e ne sono parte, E fino a prova contraria l'UE sta cercando di risolvere i problemi. Si parla di ulteriori sussidi per le perdite pur di evitare di spargere sempre più veleni, ad esempio. Altrimenti sai cosa potrebbe (e forse dovrebbe, a questo punto) fare l'UE? dire: benissimo. vi togliamo le limitazioni su pesticidi e vi regaliamo pure il diesel agricolo se proprio ci tenete. Però scordatevi qualsiasi tipo di sussidio e apriamo al libero mercato. Ci vediamo tra un paio di anni quando tornate col cappello in mano a piangere miseria. Una categoria che copre il 3% del Pil e ne ciuccia il 30% e che si lamenta pure di questo atteggiandosi per qualcosa che non è. La realtà è che i sussidi e gli aiuti servono anche per evitare la devastazione totale di terreni e biodiversità. Perché questi paladini eroi non scendono mai dai loro trattori e non hanno nemmeno più la memoria per ricordare come erano messi i campi dei loro padri.

Brasil63 10 mesi fa su tio
Ma non ci sono pesticidi per i politici UE?

arminda armi 10 mesi fa su tio
Non è la prima ,ne sarà l ultima volta che i burocrati ed i parlamentari di Buxelles devono fare marcia indietro . La paura fa 90 , e quando i cittadini si sentono penalizzati da decisioni afrettate o gli vengono a mancare i fondi per continuare la loro attività , si ribellano e con piena ragione , Visto che i loro rappresentanti spendono MILIARDI da inviare all estero per finanziare le guerre , invece di pensare prima ai loro contibuenti che sono sempre piu tartassati e tassati per decisioni prese ad cacchium . .

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a arminda armi
Esatto, stanno creando una crisi peggio della guerra mondiale

YouAreWhatWeEat 10 mesi fa su tio
Risposta a arminda armi
In questo caso il dietrofront rappresenta il via libera ad usare pesticidi altamente nocivi per la salute e a continuare a godere di sconti esclusivi sul prezzo di carburanti. Privilegio negato ai non possessori di un trattore costoso quanto una Ferrari. Parliamo di una categoria che contribuisce al 3% del Pil europeo e a cui è dedicato il 30% dei fondi comunitari. A casa mia si chiamano parassiti. Basterebbe aprire davvero al libero mercato e questi qua sono finiti. Zero investimenti o studi per creare una agricoltura davvero ecologica e non velenosa. Tutta gente che dai trattori non scende nemmeno per sfogliare un libro o per provare a fare diversamente se non spandere letame nei campi e veleno sugli ortaggi, avvelenando noi e l'ambiente quando esistono alternative valide. Questi non sono contadini. Sono imprenditori parassiti che ricevono dieci volte quello che danno. Dimostratemi che non è cosi

s1 10 mesi fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
ue sapientone, se i contadini europei sono finiti e quindi non coltivano più niente quali sono le alternative? importiamo da paesi dove costa meno? spero che saprai che dove costa meno, costa meno perchè inquinano di più e usano schiavi? oppure preferisci importare dagli usa roba ogm? o forse dalla russia? ah, no dalla russia non si può... comunque differenzierei anche tra i contadini, ci sono contadini e contadini

curiuus 10 mesi fa su tio
Forse sarebbe meglio per tutti se si ritirasse lei... 🤔

tbq 10 mesi fa su tio
Risposta a curiuus
... e qualche migliaio di suoi compari.

Tracy 10 mesi fa su tio
Ora anche Bruxelles è diventata l’epicentro della rabbia agricola che si esprime già da due settimane. Sul posto, la situazione è tesa perché già dall’inizio febbraio un migliaio di trattori circondano il Parlamento europeo. Molti agricoltori francesi si sono recati per unirsi ai manifestanti. Qualcuno ha già ottenuto un risultato fino adesso? NO. Per forza la VDL deve in qualche modo intervenire se non vuole che la situazione degenera a Bruxelles. Ma chi ci crede ancora in questo personaggio ambiguo allorché con le loro politiche mettono non solo i contadini ma tutta la popolazione in una crisi senza precedenti. Le parole non bastano più, ci vogliono fatti e non tra 10 anni ma subito

Nmemo 10 mesi fa su tio
Gli agricoltori nostrani vadano in Israele a vedere in che modo si fa agricoltutra (da 50 anni, nel deserto) parsimoniosa ( con uso dell'acqua a goccia, dosaggi di concime pesticidi limitati alle necessità del prodotto, a prescidere dal riscaldare le serre con nafta e un dispendioso uso di plastica).

s1 10 mesi fa su tio
Risposta a Nmemo
sulla terra e con l'acqua sottratta ad altri che erano i legittimi proprietari, ma questo è irrilevante

YouAreWhatWeEat 10 mesi fa su tio
Risposta a Nmemo
Gli israeliani hanno avuto la giusta mentalità e capacità di problem solving. Cosa impensabile per i nostri contadini che da mezzo secolo campano sulle stesse tecniche che sono dimostrate essere profondamente inefficienti ed altamente inquinanti. Certo che finché rimangono sui trattori difficilmente la cosa potrà cambiare...

s1 10 mesi fa su tio
certo cambiamento climatico e russia sono le cause del problema alla base della protesta degli agricoltori. certo certo, ursula fond of laying. non si capisce chi ha messo all'angolo chi...

YouAreWhatWeEat 10 mesi fa su tio
Risposta a s1
Se non hai mai coltivato nulla in vita tua forse non te ne sei ancora reso conto, ma il cambiamento climatico o comunque un periodo anomalo che ha avuto un serio impatto sulla flora negli ultimi anni c'è ed è reale. Quindi niente di strano se c'è stato un certo tipo di impatto in questo senso. Non sto parlando di responsabilità o di cose di questo tipo, ma che c'è qualcosa che non va te lo può confermare chiunque per lavoro ha a che fare con la natura. La Russia equivale a fertilizzanti e anche pesticidi. Anche qui, sicuramente non ti occupi di "verde" o di agricoltura e si vede, perché sapresti che i prezzi sono schizzati alle stelle in seguito all'aggressione russa e a tutto quello che ne ha conseguito. Quindi si. Ci sono dei problemi diretti e direttamente ricollegabili ai cambiamenti climatici e a quello che sta facendo la Russia nella vita degli agricoltori di tutto il modo. Come e quando metterci una pezza è quello di cui si sta discutendo

s1 10 mesi fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
I problemi con la russia se li è creati la ue accodandodi e ubbidendo ai dictat usa nato. La narrativa brutale aggressione, aggressore aggredito, difensori della democrazia va buttata nel essoc, sennò mai se ne esce da questo delirio... Per i cambiamenti climatici, ok ci sono delle nuove condizioni estreme a cui bisogna adattarsi e le tecniche agricole... Beh su quello che è moderno e funziona se ne può discutere. Dire poi che i provvedimenti ue siano per aiutare il miglioramento Dell agricoltura vuol dire non aver capito cosa sta facendo il parlamento ue all economia europea... È perché lo sta facendo.

Tracy 10 mesi fa su tio
Risposta a s1
Esattamente!
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