La pubblicazione delle registrazioni top-secret sul coinvolgimento della Germania in Ucraina sta destabilizzando la politica nel Paese
BERLINO - La settimana scorsa una giornalista di RussiaToday (RT), una delle principali emittenti dell'apparato di comunicazione del Cremlino, ha pubblicato una registrazione contenente una conversazione top-secret di quattro alti ufficiali dell'aviazione tedesca. Nella registrazione si sente discutere del coinvolgimento della Germania nella guerra in Ucraina, della presenza del personale militare britannico e tedesco sul campo, della possibilità di consegnare missili Taurus a Kiev e del possibile attacco al ponte di Crimea a condizione di non lasciare indizi che permettano a Mosca di sospettare dell'Occidente.
Gli ufficiali discutono in maniera dettagliata delle modalità di consegna e del dispiegamento dei missili Taurus e di come preparare i militi ucraini a lanciarli contro il ponte di Crimea: «Si potrebbe passare attraverso i britannici, ma spetta agli ucraini decidere come muoversi», si evince dalla registrazione.
Le implicazioni per la Germania - Il ministero della Difesa tedesco ha confermato l'autenticità delle registrazioni, specificando che a parlare sono il generale Ingo Gerhartz (il capo dell'aviazione tedesca) e il generale Frank Graefre (il suo responsabile operativo).
Il cancelliere Olaf Sholz ha definito la questione «molto seria» e ha ordinato un indagine «ad alta intensità e rapidità» per capire se i piani sono stati sviluppati dall'aviazione oppure se rientrano nella politica di Difesa della Germania. Entrambi gli scenari risulterebbero esplosivi: il primo significherebbe la perdita di controllo della Luftwaffe da parte di Berlino e il secondo comporterebbe l'interpretazione dei piani da parte di Mosca come una dichiarazione di guerra.
Le reazioni - Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha mancato di definire la registrazione «la prova che l'Occidente è direttamente coinvolto nel conflitto in Ucraina» e ha sottolineato il fatto che «i piani di attacco sono stati discussi in maniera sostanziale e specifica dall'esercito tedesco».
Il ministro degli Esteri tedesco Boris Pistorius si è limitato a definire la pubblicazione «parte integrante della guerra di informazione di Vladimir Putin» e un «attacco che mira alla disinformazione» della popolazione tedesca ed europea.