ll Pentagono nega la presenza di attività extraterrestri e smentisce tentativi di nascondere informazioni sugli Ufo
NEW YORK - Non sono state trovate prove di attività extraterrestri né sono stati scoperti tentativi di nascondere informazioni al Congresso sui cosiddetti Ufo: è la conclusione di rapporto appena reso noto dal Pentagono e commissionato dal Congresso. Capitol Hill aveva ordinato la revisione dei programmi classificati del governo dal 1945 e il nuovo documento ha smentito decenni di speculazioni sui presunti oggetti volanti non identificati.
Mentre molte segnalazioni su ciò che il governo chiama 'Unidentified Anomalous Phenomena' (fenomeni anomali non identificati) rimangono insoluti, il rapporto sottolinea che non c'è niente da visionare: l'All-domain Anomaly Resolution Office del Pentagono ha spiegato che se ci fossero a disposizione dati migliori, la maggior parte di questi casi potrebbe essere identificata e liquidata come oggetti o fenomeni ordinari. L'impennata di avvistamenti di 'Ufo' negli anni '60 fu causata probabilmente da test di aerei spia avanzati e di tecnologie spaziali.
Il rapporto serve anche a confutare i racconti di informatori ed ex rappresentanti del governo secondo cui gli Usa occultano prove della presenza di alieni o di materiale extraterrestre. Tuttavia, scrive il New York Times, il rapporto non servirà a convincere gli scettici dentro le istituzioni o a ridurre l'ossessione crescente per gli alieni.
Anche se non c'è prova di presenza aliena, il rapporto è servito però a svelare che in passato il governo ha considerato un programma per recuperare e decodificare qualsiasi veicolo spaziale alieno catturato: uno sforzo che non è mai stato portato a termine ma che ha alimentato teorie cospirative su un insabbiamento.