I dati sono stati ricavati da una lunga serie di missioni di osservazione della Terra.
NEW YORK - L'innalzamento globale dei mari ha fatto registrare un nuovo picco nel 2023: il livello medio è salito di 0,76 centimetri rispetto all'anno precedente a causa del riscaldamento globale e soprattutto degli effetti di El Nino. Lo dimostrano 30 anni di osservazioni satellitari, analizzate da un team di ricercatori guidato dal Jet Propulsion Laboratory dell'agenzia spaziale statunitense Nasa.
I dati sono stati ricavati da una lunga serie di missioni di osservazione della Terra: le prime attività di monitoraggio del livello dei mari sono infatti iniziate con la missione Topex/Poseidon, lanciata nel 1992 da Stati Uniti e Francia, e sono poi proseguite con vari satelliti statunitensi ed europei fino ad arrivare alla missione Sentinel-6 Michael Freilich, lanciata nel 2020 e frutto della collaborazione tra Agenzia spaziale europea, Commissione europea, Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat), Nasa e l'agenzia statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa, amministrazione nazionale oceanica e atmosferica), con il sostegno dell'agenzia spaziale francese Cnes.
Le osservazioni satellitari dimostrano che il livello globale medio dei mari è salito di circa 9,4 centimetri dal 1993. Questo aumento ha subito una forte accelerazione nel tempo, passando da una crescita annua di 0,18 centimetri nel 1993 agli attuali 0,42 centimetri.
«Di questo passo il livello globale medio dei mari aumenterà di altri 20 centimetri entro il 2050, un cambiamento nei prossimi tre decenni che sarà doppio rispetto a quello dei 100 anni precedenti e che aumenterà la frequenza e i danni delle inondazioni in tutto il mondo», afferma Nadya Vinogradova Shiffer, a capo del team Nasa sul cambiamento del livello dei mari e del programma di fisica oceanica a Washington.
Il forte balzo registrato tra il 2022 e il 2023, spiegano gli esperti, è dovuto principalmente al passaggio di testimone tra due opposti fenomeni climatici, La Nina ed El Nino. La Nina è caratterizzata da temperature più basse della norma nell'Oceano pacifico equatoriale e determina uno spostamento delle precipitazioni atmosferiche dagli oceani verso la terraferma: in questo modo "toglie" acqua al mare e ne abbassa il livello. Quando il fenomeno si è manifestato tra il 2021 e il 2022, con effetti piuttosto deboli, si è avuto un innalzamento dei mari più contenuto dell'atteso.
Nel 2023 si è invece sviluppato El Nino, che con temperature più alte della norma nel Pacifico equatoriale ha determinato uno spostamento delle precipitazioni atmosferiche dalla terraferma verso gli oceani, causando un deciso innalzamento dei mari.