RUSSIAGli hacker che hanno "vendicato" Navalny

MOSCA - Hacker d'opposizione russi hanno compiuto una serie di gesti eclatanti, fra cui il furto dei dati su centinaia di migliaia di prigionieri russi, per vendicare la morte in prigione del dissidente Alexei Navalny, poche ore dopo che questa è stata annunciata, il 16 febbraio scorso. È quanto scrive oggi la Cnn, presentando una sua esclusiva.

Fra gli interventi degli hacker, secondo la Cnn, l'intrusione nel sistema carcerario e anche nella stessa prigione artica di Navalny, dove sono state postate foto del dissidente, anche una con la moglie Yulia a una manifestazione d'opposizione, con la scritta «Lunga vita ad Alexei Navalny».

Il gruppo avrebbe inoltre messo online anche i numero di telefono e i dati di molti detenuti, nella speranza che qualcuno li contatti per avere delle testimonianze su cosa sia realmente accaduto a Navalny. Perfino lo spaccio, dove i parenti dei detenuti possono acquistare cibo e bevande per i loro cari dietro alle sbarre, sarebbe stato hackerato, alterando i prezzi fino a un centesimo di dollaro per una porzione di noodles o di carne in scatola.

Secondo la Cnn, si tratta di un gruppo di hacker di varie nazionalità, per lo più russi espatriati, ma anche ucraini.