In occasione della design week del capoluogo lombardo, gli artisti svizzeri protagonisti con diverse creazioni divertenti e originali
MILANO - Che l’esposizione del design svizzero alla House of Switzerland di Milano sia ispirato alla gioia te ne accorgi subito ancor prima di entrare in questo angolo elvetico incastonato nel distretto artistico di Brera. All’entrata non si può non notare l’istallazione che ricopre la palazzina e che diverte i visitatori invitati a far correre la pallina sui binari. Opera di gruppo di artisti -Dorothee Dähler, Kaj Lehmann, Lukas Marstaller, Oliver-Selim Boualam, Yeliz Secerli – che ha anche arricchito ogni piano con altalene che rendono davvero divertente la visita.
Ma nei tre piani espositivi della House Pro Helvetia e Presenza Svizzera presentano i lavori e le collaborazioni di giovani designer, studi indipendenti, scuole universitarie e marchi affermati svizzeri. Ci sono i lavori degli otto giovani “emerging talents” tra i quali spicca un mixer per DJ di alta qualità realizzato da Varia Instruments, un braccio rotante robotico che ricorda un jimble dei selfie stick e che si interroga sulle emozioni che può suscitare dello studio Claire+Léa e Vidy Chair, una sedia che, grazie alle rotelle e alla sua forma, risulta pratica ed elegante al tempo stesso proposta da ScheideggerPaul, la protezione antipioggia di Tabea Wschianky destinata alle persone in sedia a rotelle, simbolo di indipendenza e inclusione oltre che di creatività e funzionalità e i tappeti dai colori vivaci di Estelle Bourdet realizzati riutilizzando vecchie corde da arrampicata.
Sempre ispirati al tema della gioia, al secondo piano, ci sono quattro collaborazioni tra giovani designer e marchi affermati con oggetti fatti con materiali riciclati o destinati a durare nel tempo come gli spazzolini intercambiabili o le vasche per piante.
L’attenzione alla sostenibilità e al riciclo di materiali non mancano anche in altri punti: un’intera sala è dedicata al progetto “Out of the wood” nella quale gli artisti si sono ispirati al legno riciclandolo per creare sedie, vasi o sfruttandone alcuni componenti come la polvere e la segatura. Qui le studentesse e gli studenti della Höhere Fachschule für Technik und Gestaltung (HFTG) di Zugo hanno creato una vera e propria isola di calore in legno, vera attrazione insieme alla pista delle palline giganti, nella quale offrono risposte alle sfide poste dalle isole di calore urbane.
A piano terra la collaborazione tra il marchio Freitag, sempre molto attento alla sostenibilità, e ECAL/University of Art and Design Lausanne, ha dato vita a nuovi lavori ispirati ai principi dell’economia circolare del marchio. Ecco, quindi, una camera modulare costruita con materiali semplici che si impacchetta in borse fatte con materiali di scarto ma resistenti e impermeabili. Poco più in là l’installazione della Sula Micasa nella quale il visitatore è invitato a entrare e immergersi.
Da non perdere lo Swiss-Korean souvenir market che offre oggetti tipici dei due paesi realizzati da artisti di Svizzera e Corea del Sud. Non mancano campane e campanacci di mucca o calde pantofole da rifugio alpino o le marionette da dito. C’è anche un porta-olive da aperitivo in ceramica a forma di Ticino…