«Verrà espressa una forte protesta» verso chi ha votato a favore in seno al Consiglio di Sicurezza
NEW YORK - Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato ieri in serata la convocazione per oggi degli ambasciatori dei Paesi del Consiglio di Sicurezza che hanno votato a favore dell'adesione a pieno titolo dei palestinesi alle Nazioni Unite.
«Domani saranno convocati gli ambasciatori di Francia, Giappone, Corea del Sud, Malta, Repubblica slovacca ed Ecuador» e nei loro confronti «verrà espressa una forte protesta», ha precisato il ministero sul suo account X.
Una protesta sarà presentata anche alle ambasciate dei Paesi che hanno votato a favore della proposta algerina, poi respinta, per migliorare lo status dei palestinesi, che dal 2012 hanno lo status inferiore di "Stato osservatore non membro".
Secondo il ministero, il messaggio agli ambasciatori è il seguente: «Un gesto politico verso i palestinesi e un invito a riconoscere uno Stato palestinese - sei mesi dopo il massacro del 7 ottobre - è una taglia sul terrorismo». «Israele non accetterà l'istituzione di uno Stato terrorista che mette in pericolo i suoi cittadini», ha aggiunto.
I palestinesi chiedevano al Consiglio di Sicurezza di accettare che uno «Stato palestinese» già riconosciuto dalla maggioranza delle capitali prendesse il suo posto «legittimo» all'interno delle Nazioni Unite. Ma durante la votazione di giovedì gli Stati Uniti hanno usato il loro diritto di veto.