Il Vietnam, l'India e la Malesia sono le destinazioni preferite dai "nomadi digitali", per la connessione internet, i costi e altro ancora.
LUGANO - Lavorare da casa, studiare da un caffè del centro, chattare a distanza tra amici. Comoda realtà, che non può prescindere però da una condizione: avere una connessione a internet iper-veloce.
Ma non solo. Visto che i nuovi "nomadi digitali" - cioè chi cambia città o addirittura nazione per assicurarsi la giusta flessibilità lavorativa grazie a una velocità della banda larga e mobile -, scelgono i loro nuovi domicili in base (oltre alla rete) all'accessibilità degli spazi fruibili per il co-working, al fattore costo della vita, agli affitti e alle facilitazioni per ottenere un permesso di domicilio.
Ecco, ma allora quali sono le destinazioni preferite, a livello mondiale, dai professionisti del far tutto da casa? Ce lo dice, dopo una ricerca, il portale di settore "Freaking nomads".
Al primo posto c'è il Vietnam; non una sorpresa per chi si è trovato a lavorare con gli abitanti di un Paese cresciuto esponenzialmente in modernità negli ultimi decenni. In particolare, con un punteggio complessivo di 73,94 su 100, che tiene conto di tutte le variabili sopra accennate, la medaglia d'oro come paradiso del lavoro flessibile se l'aggiudica Hoi An (sulla costa centrale del Paese).
Secondo gradino del podio (73,77 punti su 100) va a Delhi (India), che, nonostante non eccella nelle pratiche per ottenere un visto, spicca al primo posto in fatto di costo della vita. Medaglia di bronzo va alla malese Kuala Lumpur (72,02 su 100), che, secondo gli esperti di "Freaking nomads", «piacerà ai nomadi digitali che cercano un'atmosfera amichevole, caratterizzata da monumenti tradizionali e da un'impressionante realtà dello shopping».
E se il quarto posto di questa speciale classifica la occupa ancora una città vietnamita (Da Nang), per vedere una città europea appetibile a chi sogna una sicura e comoda flessibilità, si deve guardare al sesto posto (68,14 punti), dove c'è Santa Cruz de Tenerife, Spagna. Una destinazione, quella sulle Isole Canarie che è a sole poche ore di volo dalla Svizzera e che garantisce una primavera perenne, buon cibo, sole e tanto mare.
«Alcune persone sono scoraggiate dalle spese e dall'accessibilità (al Paese prescelto; ndr), ma ci sono molti posti che hanno molto da offrire ai professionisti che lavorano da remoto - ha detto Irene Wang, co-fondatrice di "Freaking nomads" - Ma città come Hoi An, Delhi e Kuala Lumpur sono luoghi ideali: facilmente accessibili e non costano una fortuna». Con una giusta puntualizzazione: «La monotonia della vita quotidiana può far sentire le persone prive di ispirazione, ma viaggiare», può non essere più solo per una vacanza.
Completano la top ten delle mete dell'home-working, Mumbai (India) quinta; Buenos Aires (Argentina) sesta; segue Bangkok (Tailandia); nono posto Bucarest (Romania); decima è Las Palmas di Gran Canaria (Spagna). Insomma, non resta che provarci.