L'ipotesi di una studiosa statunitense, che avrebbe individuato la zona tra Lecco e Garlate come fonte d'ispirazione per Leonardo
LECCO - Il paesaggio sullo sfondo della celebre Gioconda di Leonardo da Vinci, da tempo al centro di un dibattito tra gli esperti che hanno formulato varie ipotesi sulle vedute prese come riferimento dal genio italiano, ha una esatta collocazione geografica, quella di Lecco e del Lago di Como.
Ne è convinta la studiosa americana Ann Pizzorusso, geologa e storica dell'arte non legata a un'università che vive tra gli Usa e l'Italia, come si legge sul Guardian e sul New York Times: è arrivata a questa conclusione dopo aver condotto alcune ricerche utilizzando in modo comparato le nozioni dei suoi due campi di studio.
Ha così indicato con un certa precisione l'area a cui Leonardo si sarebbe ispirato, quella compresa tra Lecco, il Lago di Garlate situato a sud di quello di Como e in particolare il ponte Azzone Visconti, conosciuto come monumento simbolo della città lombarda.
Si tratta tra l'altro degli stessi luoghi in cui sono ambientate le vicende de 'I Promessi Sposi' di Alessandro Manzoni, frequentati secoli prima anche da Leonardo. Secondo Pizzorusso le somiglianze tra quelle zone e il dipinto sono innegabili, a partire dalla raffigurazione di un lago e dalla presenza di rocce calcaree, rese dall'artista con sfumature di bianco e grigio.
Tutto questo non si riscontra invece nelle altre ipotesi fatte in precedenza: come per la zona di Bobbio, in provincia di Piacenza, e quella di Arezzo in Toscana. Pizzorusso aveva in passato compiuto ricerche su un'altra opera di Leonardo, la Vergine delle Rocce, conservata (come la Gioconda) al Louvre di Parigi, mentre un'altra versione si trova alla National Gallery di Londra.