Avrebbe dovuto aiutare i fedeli online, ma il chatbot dava risposte sbagliate ai dubbi della fede
SAN DIEGO - Neppure l’intelligenza artificiale è riuscita a tamponare la crisi delle vocazioni nella chiesa cattolica. Anche “Padre Justin”, il sacerdote virtuale creato dall’intelligenza artificiale è stato – si fa per dire – “scomunicato”. L’idea era venuta alla società americana Catholic Answers - con sede a San Diego, in California - che aveva lanciato l’innovativo chatbot AI, Padre Justin appunto. Si trattava di un parroco in 3D molto affascinante, con barba brizzolata e tonaca. Idea vincente, almeno sulla carta: chiunque, nell’intimità di casa sua, avrebbe potuto consultare un campione della fede, sottoponendogli dubbi e confidandogli perplessità.
Dopo le prime interazioni con gli utenti, però, il sacerdote virtuale ha iniziato a dare risposte a dir poco bizzarre. Tra l’altro l’avatar sosteneva di essere un vero frate francescano e di vivere ad Assisi. Ma non solo, ha anche iniziato ad agire autonomamente, ricevendo le confessioni di una fedele e dandole finanche l’assoluzione finale. Il colpo di grazia è arrivato quando l’autoproclamato francescano ha affermato la possibilità che un utente battezzasse il figlio con una Gatorade. Padre Justin, quindi, è stato destituito dopo pochissimi giorni dal debutto online.
Una grande delusione per la società americana Catholic Answers, che come si legge nel sito ufficiale, è un ministero che serve Cristo spiegando e difendendo la fede cattolica. L’obiettivo, sottolineano i creatori, è quello di “essere la fonte più affidabile e accessibile per condividere, spiegare e difendere la fede cattolica attraverso il maggior numero possibile di mezzi di comunicazione: dal contatto personale ai mezzi più innovativi di comunicazione di massa”.
Catholic Answers ha spiegato di essersi trovata impreparata dinnanzi alle richieste di assoluzione lanciate dagli utenti. Alla società non è restato altro da fare che laicizzare padre Justin facendolo diventare “l'apologeta virtuale Justin”, senza più il titolo sacerdotale. Niente più tonaca, ma giacca e maglietta a girocollo.