«Nessuna religione al mondo può legittimare questa brutalità» ha affermato il presidente turco
ANKARA - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello al mondo islamico per reagire contro Israele. «Ho qualcosa da dire al mondo islamico: che cosa aspettate a prendere una decisione condivisa? Allah considererà voi, tutti noi, responsabili per questo», ha affermato durante una discorso al suo gruppo parlamentare Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.
«Nessuna religione al mondo può legittimare questa brutalità», ha affermato Erdogan, criticando gli attacchi di Israele a Gaza e contro il campo profughi di Rafah. «Il sangue è anche sulle vostre mani», ha detto rivolgendosi agli Stati Uniti e aggiungendo che «anche i Paesi europei hanno partecipato alla barbarie israeliana perché sono stati in silenzio».
Tornando a paragonare il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, a Adolf Hitler, il presidente turco ha definito «psicopatico» il leader israeliano e ha detto che «il mondo sta assistendo in diretta televisiva a un genocidio» che «non sarà dimenticato dal mondo».
«Israele ha ucciso tutta l'umanità a Gaza e l'Europa ha ammazzato tutti i suoi valori, calpestandoli sotto i suoi piedi», ha continuato il leader turco. «A parte non fermare il genocidio, le Nazioni Unite non sono riuscite nemmeno a proteggere il proprio personale o gli operatori umanitari. A Gaza non è morta solo l'umanità ma sono morte anche le Nazioni Unite e il loro spirito», ha aggiunto il leader turco, definendo il premier Netanyahu un «vampiro assetato di sangue».
Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, ha poi asserito che «Israele sta tentando di esercitare pressione sulla Corte di giustizia (internazionale dell'Aja) e i suoi giudici». «Deve essere impedito a Israele di distruggere l'ultima traccia rimasta di fede nella manifestazione della giustizia», ha detto il leader turco. «I giovani hanno iniziato a capire quale tipo di perversione senza legge è il sionismo, spero che questa rivoluzione creerà un mondo libero dalla perversione sionista», ha aggiunto il presidente turco citando le proteste universitarie a favore della Palestina in vari atenei negli Stati Uniti e in Europa.