Cerca e trova immobili

CINABrutta grana per Xi, il Pil della Cina rallenta al 4,7%

15.07.24 - 18:40
La brutta notizia arriva nel giorno in cui inizia il Terzo Plenum del Comitato centrale del Partito comunista.
keystone-sda.ch (Sergei Bobylev)
Fonte ats
Brutta grana per Xi, il Pil della Cina rallenta al 4,7%
La brutta notizia arriva nel giorno in cui inizia il Terzo Plenum del Comitato centrale del Partito comunista.

PECHINO - Di Antonio Fatiguso, ANSA

I dati economici cinesi non sono positivi: il Pil frena nel secondo trimestre, oltre le attese, e sconta la prolungata recessione immobiliare, la debole domanda interna e l'esaurirsi delle politiche di sostegno governative. La crescita annua è di appena il 4,7%, contro il 5,3% dei tre mesi precedenti e il 5,1% stimato dagli analisti, confermando una tendenza preoccupante che innervosisce anche le Borse europee. Una grana per Xi Jinping, nel giorno in cui inizia il Terzo Plenum del Comitato centrale del Partito comunista.

Il conclave rosso si è aperto sotto la guida del presidente con un ritardo di quasi un anno sulla prassi consolidata in scia alle divergenze nella leadership sulle politiche da adottare, secondo le indiscrezioni circolate lo scorso autunno a Pechino. I quattro giorni di lavori da parte dei circa 400 membri del Comitato centrale, alcuni dei quali sostituiti d'urgenza perché vittime della campagna anticorruzione di Xi del 2023 (su tutti i ministri degli Esteri Qin Gang e della Difesa Li Shangfu), offriranno una finestra su come il Dragone vuole affrontare l'affievolirsi delle prospettive di crescita, tracciando gli scenari possibili dell'economia almeno fino al 2035.

La terza plenaria del Pcc, sulle sette del ciclo di cinque anni, ha una storia di lancio di importanti iniziative economiche, inclusa la "riforma e apertura" di Deng Xiaoping nel 1978 a superare la dura era maoista. Nel 1993 fu lanciata "l'economia socialista di mercato" e nel 2013 fu la volta della prevalenza delle regole di libero mercato su industria e commerci.

Alcuni segnali sulle possibili decisioni sono emerse a fine giugno quando, durante una cerimonia nazionale di premiazione scientifica tenutasi a Pechino, Xi snocciolò un elenco delle conquiste tecnologiche della Cina, assumendo un tono ottimista nonostante le crescenti sfide economiche: l'ultima sonda lunare cinese con i primi campioni di suolo mai raccolti dal lato nascosto della Luna, gli aerei commerciali di produzione nazionale a intaccare il duopolio Boeing-Airbus e i veicoli elettrici cinesi che hanno sconvolto l'industria automobilistica globale, beneficiando di 230 miliardi di dollari di sussidi statali. Ma Xi, mettendo in guardia dall'autocompiacimento, rimarcò che «è necessario rafforzare ulteriormente il senso di urgenza» per l'autosufficienza tecnologica, un pilastro da centrare entro il 2035. Un recente articolo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), la massima agenzia di pianificazione economica mandarina, ha evidenziato l'opportunità di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo di «nuove forze produttive», secondo uno slogan sempre più usato da Xi per descrivere la chiave della prosperità. In altri termini, iniziative che accelerino la riallocazione del capitale dai vecchi settori, come le infrastrutture, verso nuovi settori come l'energia verde e i semiconduttori.

Intanto, malgrado il Pil del primo semestre si sia attestato al 5%, in linea con il «circa 5%» di obiettivo governativo ufficiale, la crescita della Cina è scesa al ritmo peggiore degli ultimi cinque trimestri. La produzione industriale è aumentata del 5,3% a giugno, mentre le vendite al dettaglio sono salite del 2%, deludendo ampiamente le aspettative. Il mese scorso, inoltre, i prezzi delle nuove case in Cina sono scesi del 4,5% su base annua, centrando il ritmo di calo più rapido da giugno 2015, dal -3,9% di maggio, mentre le nuove costruzioni e gli investimenti immobiliari sono scesi, rispettivamente del 23,7% e del 10,1% nella prima metà del 2024. Una caduta senza fine.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE