Lo ha stabilito il giudice federale della capitale, dando ragione al Dipartimento di Giustizia e agli Stati che hanno fatto causa al colosso
WASHINGTON - Google ha agito illegalmente per mantenere un monopolio nella ricerca online: lo ha stabilito il giudice federale della capitale Usa Amit P. Mehta, con una decisione che colpisce il potere di Big Tech e che potrebbe alterare radicalmente il loro modo di fare affari.
La decisione dà ragione al dipartimento di Giustizia e agli stati Usa che hanno fatto causa a Google, accusandola di aver consolidato illegalmente il suo predominio, in parte, pagando ad altre aziende, come Apple e Samsung, miliardi di dollari all'anno per far sì che il colosso di Menlo Park gestisse automaticamente le ricerche sui loro smartphone e browser web.
«Google è un monopolista e ha agito come tale per mantenere il suo monopolio», ha affermato il giudice Mehta nella sua sentenza, la prima decisione antitrust dell'era moderna di internet in un caso contro un gigante tecnologico. La sentenza è la vittoria più significativa fino ad oggi per le autorità regolatorie americane che stanno cercando di frenare il potere dei colossi della tecnologia.
Secondo il New York Times, è probabile che influenzi altre cause antitrust governative contro Google, Apple, Amazon e Meta (proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp). Il provvedimento non include rimedi per il comportamento di Google. Il giudice Mehta deciderà ora in merito, costringendo potenzialmente l'azienda a cambiare il suo modo di operare o a vendere parte della sua attività.