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BELGIO«Vorrei sgozzare gli ebrei», bufera sullo scrittore belga Herman Brusselmans

07.08.24 - 21:05
L'autore, tra i più letti nelle Fiandre, attacca l'esercito israeliano e Benyamin Netanyahu
Foto Imago
Fonte ATS
«Vorrei sgozzare gli ebrei», bufera sullo scrittore belga Herman Brusselmans
L'autore, tra i più letti nelle Fiandre, attacca l'esercito israeliano e Benyamin Netanyahu

BRUXELLES - Davanti alla distruzione a Gaza «divento così furioso che vorrei affondare un coltello affilato nella gola di ogni ebreo che incontro». È scandalo in Belgio per le frasi shock apparse in una rubrica satirica sulla rivista fiamminga Humo per mano dello scrittore Herman Brusselmans.

L'autore, tra i più letti nelle Fiandre, attacca l'esercito israeliano e Benyamin Netanyahu, al quale attribuisce la volontà di «annientare» l'intero mondo arabo anche a costo di provocare una nuova guerra mondiale.

E, evocando il conflitto a a Gaza, si mette nei panni di un palestinese immaginando di assistere a una scena in cui suo figlio urla vedendo la madre - la sua compagna - giacere sotto le macerie di un edificio distrutto. È in quel momento che vorrebbe sgozzare ogni ebreo che incontra, scrive in prima persona. «Certo, dobbiamo sempre dirci che non tutti gli ebrei sono bastardi assassini», aggiunge.

La risposta della comunità belga non si è fatta attendere. Il testo equivale a «incitare apertamente all'omicidio» degli ebrei, è stata la dura condanna dell'associazione ebraica europea (Eja) con sede a Bruxelles, che ha chiesto le scuse della rivista Humo e la «sospensione immediata» dello scrittore. Anche l'Unia, organizzazione belga che lotta contro le discriminazioni, ha annunciato di aver sporto denuncia dopo aver ricevuto «una decina di segnalazioni» da parte di associazioni o cittadini «sotto shock».

Ex batterista rock, noto per i romanzi spesso autobiografici che mescolano vita intima, dipendenze e disillusione, Brusselmans ha respinto tutte le accuse di antisemitismo e incitamento all'omicidio o all'odio rivendicando l'uso di uno stile provocatorio che usa «l'esagerazione, l'ironia e persino il sarcasmo per combattere l'ipocrisia».

«Non voglio incitare all'odio. Figuriamoci all'omicidio. Voglio che questa guerra, che non avrebbe mai dovuto iniziare, finisca», ha scritto il 66enne sul suo account Instagram.

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