Oggi il rischio di decesso è pari a 1 ogni 13,7 milioni di passeggeri imbarcati.
BOSTON - Non c'è ragione di avere paura dell'aereo: i voli commerciali a livello globale sono diventati due volte più sicuri per ogni decennio a partire dagli anni '60, tanto che oggi il rischio di decesso è pari a 1 ogni 13,7 milioni di passeggeri imbarcati.
In pratica i viaggiatori di oggi sono circa 39 volte più sicuri rispetto a quelli di 50 anni fa. Lo dimostra uno studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT) pubblicato su Journal of Air Transport Management (JATM).
L'analisi ha permesso di calcolare statistiche precise sulla base dei dati forniti dall'organizzazione internazionale Flight Safety Foundation, dalla Banca mondiale e dell'Associazione internazionale delle compagnie aeree (IATA).
I risultati indicano che nel periodo 2018-2022 il rischio di morte per incidenti o attacchi deliberati è stato di 1 ogni 13,7 milioni di passeggeri imbarcati a livello globale: nel decennio 2008-2017 era pari a 1 ogni 7,9 milioni di imbarchi, mentre nel periodo 1968-1977 era pari a 1 ogni 350'000 imbarchi. Complessivamente, il rischio continua a calare del 7% all'anno e oggi i passeggeri sono 39 volte più sicuri che negli anni Settanta.
Ovviamente esistono dei Paesi del mondo dove è più sicuro volare e altri dove lo è meno. Secondo lo studio, la sicurezza è maggiore negli Stati Uniti e in Europa, come pure in Australia, Canada, Cina, Israele, Giappone e Nuova Zelanda. Dati un po' meno confortanti riguardano un gruppo di nazioni come ad esempio Bahrein, Bosnia, Brasile, Brunei, Cile, Hong Kong, India, Giordania, Kuwait, Malesia, Messico, Filippine, Qatar, Singapore, Sudafrica, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
In ogni caso, nella lista appena elencata il rischio di morte per imbarco nel periodo 2018-2022 è stato di circa 1 su 80 milioni. Tutti gli altri Paesi del mondo invece rientrano in una terza categoria dove il livello di sicurezza è considerato ancora inferiore.
I ricercatori del MIT hanno anche valutato l'impatto che il Covid-19 ha avuto sulla sicurezza dei voli in termini di diffusione del contagio. I dati indicano che da giugno 2020 a febbraio 2021 (prima dei vaccini), negli Stati Uniti ci sono stati circa 1'200 decessi per Covid-19 associati, direttamente o indirettamente, al contagio in volo: la maggior parte ha riguardato persone che non avevano volato ma avevano contratto il Covid-19 da altri che erano stati infettati in aereo. A livello globale, invece, da marzo 2020 a dicembre 2022 circa 4'760 decessi sono stati collegati alla trasmissione del Covid-19 sugli aerei.