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UCRAINA/RUSSIAL'affondo ucraino di Kursk? «Colpa di un generale russo»

22.08.24 - 06:30
Il colonnello Alexander Lapin avrebbe smantellato un corpo di sicurezza militare assegnato alla sorveglianza dei confini dell'oblast.
Foto AFP
Fonte The Wall Street Journal/Kiev Indipendent/ATS
L'affondo ucraino di Kursk? «Colpa di un generale russo»
Il colonnello Alexander Lapin avrebbe smantellato un corpo di sicurezza militare assegnato alla sorveglianza dei confini dell'oblast.

KIEV/KURSK - Dietro l'affondo militare ucraino di Kursk e la sua avanzata in territorio russo, potrebbe esserci la mossa (sbagliata) di un generale di Mosca.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal e ripreso poi anche dal Kyiv Indipendent, il nuovo responsabile militare per la provincia di Kursk, il colonnello Alexander Lapin, nella scorsa primavera avrebbe preso la decisione di smantellare un corpo composto da ufficiali militari e funzionari della sicurezza locale e regionale, che avevano proprio il compito di supervisionare e proteggere l'area di confine dell'oblast di Kursk.

A riferire questi particolare al quotidiano statunitense sarebbe stato addirittura un funzionario dei servizi segreti russi, che avrebbe anche rivelato che il colonnello avrebbe giustificato l'azzeramento del gruppo di comando interforze assegnato a compiti strategici di sorveglianza, con il fatto che «l'esercito russo sarebbe stato in grado di difendere efficacemente e da solo il confine».

Non è proprio andata così, visto quello che è accaduto la mattina del 6 agosto scorso, quando i battaglioni dell'esercito di Kiev hanno varcato i confini dell'oblast e oggi controllano oltre 1.250 chilometri quadrati di territorio e 93 insediamenti in esso compresi.

Putin si è prefissato di tornare a riprendersi i territori occupati dagli ucraini entro il 1° ottobre e per riuscire nell'intento ha dato ordine agli alti comandi militari di inviare nella regione di Kursk truppe dalla Crimea e da Kaliningrad. Una mossa che forse tradisce le aspettative dell'esercito ucraino, che si attendeva un dirottamento delle forze russe presenti in Donbass, che avrebbero avuto come conseguenza un alleggerimento della pressione dell'esercito russo su quel fronte.

La domanda che adesso anche gli analisti militari più esperti si pongono, è se entrambi gli eserciti potranno sopportare il mantenimento di due fronti aperti, uno a nord e l'altro a est.

Intanto, stando a quanto hanno affermato i servizi d'intelligence russi per l'estero (Svr), le unità ucraine che prendono parte all'operazione nell'oblast di Kursk sono state preparate appositamente in «campi di addestramento in Gran Bretagna e Germania».

L'invasione del territorio russo - hanno aggiunto - è stata preparata in cooperazione tra «i servizi speciali di Stati Uniti, Gran Bretagna e Polonia», ha affermato il servizio stampa della Svr parlando con il giornale Izvestia, ripreso dall'agenzia Interfax. E «consiglieri militari di Paesi Nato stanno fornendo assistenza nella gestione delle unità ucraine che partecipano all'operazione», ha aggiunto.

«I suoi curatori occidentali negli ultimi mesi hanno spinto insistentemente Kiev a compiere operazioni militari in profondità nel territorio russo», ha aggiunto l'Svr.

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