Sono le parole del portavoce del Cremlino in merito alla recente visita in mongolia del presidente russo.
KIEV - l mandato d'arresto della Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti di Vladimir Putin non gli impedirà di mantenere i contatti con i Paesi interessati a sviluppare le relazioni con la Russia, che rappresentano "la maggioranza globale". Lo ha detto il suo portavoce, Dmitry Peskov, il giorno dopo una visita del presidente russo in Mongolia. Paese che in teoria, in quanto aderente alla Corte, sarebbe stato tenuto ad eseguire il mandato d'arresto, emesso lo scorso anno con l'accusa di deportazione di bambini ucraini.
Peskov, citato dall'agenzia Tass, ha aggiunto che il presidente russo non ha ancora deciso se prenderà parte al vertice del G20 in programma il prossimo novembre in Brasile, anch'esso Paese membro della Cpi.
«Tutta questa storia della Cpi non può essere e non sarà una limitazione allo sviluppo delle relazioni della Russia con gli Stati partner interessati a sviluppare le relazioni bilaterali», ha detto Peskov. «La maggioranza globale - ha aggiunto - ha una visione molto più ampia delle prospettive della cooperazione internazionale rispetto ai paraocchi della Cpi». Il Cremlino vede "un grande interesse verso la Russia da parte della maggioranza globale», e «anche noi siamo interessati», ha proseguito il portavoce.
Quanto alla possibile partecipazione al G20 in Brasile, «il presidente deve ancora prendere una decisione», ha aggiunto Peskov.