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La "Villa Vie Odyssey" è ancorata al largo dell'Irlanda del Nord: lunedì scorso sembrava la volta buona ma dopo pochi minuti l'ennesimo stop
BELFAST - Si va. Anzi no. Quando lunedì scorso i passeggeri della Villa Vie Odyssey, una nave da crociera di lusso, hanno visto levarsi le ancore quasi non credevano ai loro occhi. Da quattro mesi, infatti, quel viaggio per mare prenotato e pagato e della durata prevista di tre anni e mezzo, era rimasto nel libro dei sogni, visto che per motivi di natura tecnica la nave non aveva mai potuto lasciare il porto di Belfast.
Due giorni fa sembrava essere la volta buona ma per i 125 passeggeri a bordo è finita in mare anche questa ennesima illusione di vedere finalmente prendere corpo la tanto sognata e lussuosa crociera, che nei piani si prefigge di fare il giro del mondo.
Come riporta il Guardian, la navigazione per questo viaggio quasi perpetuo avrebbe dovuto iniziare il 30 maggio: poi dalla sala macchine la richiesta urgente di alcune riparazioni e i passeggeri che vengono fatti scendere. Si pensava a uno sbarco breve: trascorreranno a Belfast tutta l'estate e non è detto che non vi resteranno anche in questo inizio di autunno, visto come si sono messe le cose.
Ma dalla società organizzatrice del viaggio, nelle scorse ore, erano subito arrivate rassicurazioni sul fatto che «sbrigate alcune pratiche amministrative per lasciare l'area di Belfast» la "Odyssey" sarebbe salpata ieri sera (martedì 1 ottobre) alle 23:30.
La nave, però, riporta ancora il Guardian, fino a questo mercoledì mattina non si era ancora mossa da dove aveva gettato le ancore.
A questo punto, la speranza è che quanto riportato dal sito web del porto di Belfast (e cioè che dovrebbe ripartire questo pomeriggio, mercoledì 2 ottobre) corrisponda al vero.
A bordo l'atmosfera regna serena, stando alle testimonianze raccolte dalla BBC, e i passeggeri sembra non si siano scomposti più di tanto. In questi quattro mesi hanno diversificato le occupazioni: una coppia di aspiranti viaggiatori, nell'attesa, si è persino fidanzata.
Alcuni hanno detto di avere familiarizzato con la città nordirlandese, portando con sè souvenir e ricordi, qualcun altro si è portato a bordo un modellino del Titanic dichiarando tutto il suo apprezzamento per Belfast ma «di essere pronto a questo punto per il resto della crociera».
Una donna della Georgia ha definito la città «un posto meraviglioso» e ringrazia «per l'accoglienza e l'ospitalità» ma confessa che «è arrivato il tempo di partire».
Un passeggero, John Frim, si è detto un pò «confuso dalla situazione», ma di essere «felice di essere a casa» e di aver dormito di nuovo nel suo "letto" a bordo della nave.
Un altro viaggiatore, Andy Garrison, 75 anni, ha detto che «i passeggeri sono stati "resistenti" in attesa del completamento delle riparazioni». E ha aggiunto: «Sono pronto a partire. Ci fermiamo brevemente a Brest, in Francia, poi andiamo in Spagna, in Portogallo e attraversiamo l'oceano per andare alle Bahamas, dove ci fermiamo per un po'». Che non si tratti anche stavolta di un sogno?
