Sarebbero però migliaia i conti "attenzionati": fra questi anche quello del presidente del Senato La Russa e della ministra Santanché
ROMA - La premier Giorgia Meloni e sua sorella, i ministri Daniela Santanché e Guido Crosetto, ma anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vice presidente della Commissione europea Raffaele Fitto, e poi i governatori Michele Emiliano e Luca Zaia, per arrivare al procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. Ovvero: gli spiati.
A frugare nelle loro vite e in special modo sul loro stato di salute economica non era uno 007 navigato ma un bancario di Intesa San Paolo che con zelo sbirciava i conti correnti dei sopracitati e altisonanti clienti.
A svelare l'indagine in corso che sta conducendo la Procura di Bari è stato il quotidiano "Domani".
La lista degli "osservati speciali" sarebbe lunga (si parla di migliaia di attenzionati) e vi farebbero parte anche uomini e donne di sport, personaggi dell'imprenditoria e appartenenti alle forze militari.
Il dipendente dell'istituto bancario è stato messo alla porta nell'agosto scorso, ma rischia ovviamente grosso sul fronte di reati aventi a che fare con la violazione della privacy e di dati ipersensibili.
La procura barese in questo momento è al lavoro per capire quale fosse lo scopo di questa esplorazione delle disponibilità finanziarie delle persone investigate da parte del funzionario di Intesa San Paolo.