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ITALIAConti bancari spiati, oltre alle sorelle Meloni anche Zucchero e i Berlusconi

11.10.24 - 08:32
Ufficiali della polizia giudiziaria a casa dell'ex bancario: portati via smartphone, tablet e hard disk e saltano fuori altri nomi
Foto Imago
Fonte ats
Conti bancari spiati, oltre alle sorelle Meloni anche Zucchero e i Berlusconi
Ufficiali della polizia giudiziaria a casa dell'ex bancario: portati via smartphone, tablet e hard disk e saltano fuori altri nomi

BARI - È indagato, per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, l'ex dipendente della filiale di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) d'Intesa Sanpaolo licenziato ad agosto per aver spiato i conti correnti di 3'572 clienti dell'istituto, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni e sua sorella Arianna.

Ieri, ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell'uomo, un 52enne di Bitonto, e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi che saranno oggetto di verifiche forensi.

Stando all'inchiesta, sono stati spiati dall'ex dipendente d'Intesa Sanpaolo conti correnti bancari intestati a Giorgia e Arianna Meloni, oltre che ad altri politici e magistrati italiani: la Procura di Bari indaga su 7 mila accessi abusivi. "Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano", ha commentato la premier italiana.

Le indagini - sottolinea una nota del Procuratore di Bari, Roberto Rossi - sono partite a seguito della denuncia-querela di un correntista del gruppo Intesa Sanpaolo. L'attività degli inquirenti ha accertato e documentato che, nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, l'ex dipendente aveva effettuato un totale di 6'637 accessi abusivi ai dati di 3'572 clienti di 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo.

Nello specifico, l'ex dipendente aveva provveduto a interrogare i dati di numerosi personaggi del mondo politico, dello spettacolo e dello sport italiano. Tra questi, oltre ai ministri Guido Crosetto, Raffaele Fitto e Daniela Santanché e i governatori Michele Emiliano e Luca Zaia, vi sono Zucchero, Francesco Totti, Al Bano, Luisa Ranieri, Paola Egonu, Paolo Bonolis, Enrico Letta, Matteo Renzi, l'ex segretario del Pd Massimo D'Alema, John e Lapo Elkann e alcuni membri della famiglia Berlusconi (Marina, Piersilvio e anche Marta Fascina).

Davanti ai pm l'uomo avrebbe dichiarato di aver fatto «tutto da solo e comunque non ho mai scaricato documenti. Sono un maniaco del controllo» ha confessato.

È stato accertato che l'ex dipendente avrebbe collezionato «6mila e 637 accessi abusivi» nell'arco di due anni, introducendosi online con le chiavi di accesso in 679 filiali.

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