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Operazione di cinque ore al cervello di... un orso Lo storico intervento non era mai stato eseguito su un plantigrado
HERNE BAY - Un orso bruno di due anni, Boki, ha recentemente subito un intervento chirurgico complesso che ha richiesto ben cinque ore di lavoro in sala operatoria. L’operazione è stata eseguita da un chirurgo della fauna selvatica, il dottor Romain Pizzi, ed è stata la prima volta che una procedura di questo tipo è stata eseguita sul cervello di un orso.
Dallo scorso aprile, Boki soffriva di convulsioni causate da una ritenzione di liquidi nel cervello. Il dottor Pizzi ha spiegato come lui e la sua squadra siano riusciti a rimuovere il liquido accumulato: «Abbiamo praticato un piccolo foro nel cranio di Boki, in cui è stato inserito un sottile tubicino». Questo tubo è stato inserito in una parte del cervello chiamata ventricolo, mentre l'altra estremità è stata connessa alla cavità addominale dell'orso. In caso di aumento della pressione nel cervello, che solitamente provoca emicranie o convulsioni, una valvola nel tubo si apre per permettere il deflusso del liquido nell’addome, evitando così ulteriori danni.
Il dottor Pizzi ha fatto la storia diventando il primo chirurgo a eseguire un’operazione cerebrale su un orso. Sebbene l’intervento sia stato un successo e l'animale abbia risposto positivamente, Boki non è ancora del tutto fuori pericolo. «Sarà monitorato attentamente nelle prossime settimane», ha spiegato Mark Habben, direttore del parco faunistico Wildwood Trust, nel Kent, dove l’orso vive.
Questo intervento rappresenta una speranza per Boki e una pietra miliare nella chirurgia per la fauna selvatica, mostrando l'impegno e la dedizione necessari per garantire una vita sana agli animali in cattività.
