L'accusa arriva dal presidente della Colombia Gustavo Petro
BOGOTÀ - Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha accusato il direttore della compagnia israeliana Nso, Ran Gonen, - creatore del software di spionaggio Pegasus - di «riciclaggio di denaro» per aver ricevuto un pagamento in contanti di 5 milioni di dollari dal governo dell'ex presidente Ivan Duque.
«Credo che il signor Ran Gonen ha commesso un delitto in Colombia, perché la legge non permette a nessun cittadino, neanche straniero, trasportare una tale somma in contanti», ha affermato oggi il presidente colombiano. Il denaro in questione, sostiene inoltre il capo dello Stato, sarebbe stato «sequestrato ai cartelli della droga».
«Questo si chiama riciclaggio di denaro», ha affermato Petro, precisando che la vendita totale dello spyware è stata di 11 milioni di dollari, ed è stata effettuata in due pagamenti in contanti nei mesi di giugno e settembre del 2021. Il capo dello Stato ha fornito anche le matricole degli aerei israeliani dove sarebbe stato caricato il denaro, un'operazione - afferma - avvenuta all'interno dell'hangar della polizia antidroga nell'aeroporto El Dorado. Petro ha poi assicurato che consegnerà le prove delle sue accuse alla Procura.
Il caso ha portato il Gruppo Egmont, la rete che riunisce 177 agenzie di intelligence finanziaria, a sospendere la Colombia dall'accesso alle sue informazioni dato che il presidente, nel confermare l'acquisto dello spyware, avrebbe rivelato informazioni riservate che il suo governo aveva ottenuto attraverso questo canale.