Già durante il primo mandato di Trump migliaia di immigrati (soprattutto haitiani) fuggirono verso nord.
OTTAWA - Le autorità canadesi hanno dichiarato di essere in «massima allerta», con tutti gli occhi puntati sul confine con gli Stati Uniti mentre il Paese si prepara per un possibile afflusso di migranti dagli Stati Uniti dopo la vittoria di Donald Trump.
Il presidente eletto americano ha promesso la più grande deportazione di massa nella storia americana, accusando gli immigrati di «avvelenare il sangue del nostro Paese».
Durante il suo primo mandato presidenziale dal 2017 al 2021, decine di migliaia di migranti, tra cui haitiani privati della protezione statunitense, fuggirono a nord verso il Canada.
Ad Ottawa, la vice prima ministra Chrystia Freeland ha incontrato un gruppo di ministri incaricati di gestire le questioni spinose che potrebbero emergere tra il Canada e la nuova amministrazione Trump.