Intanto fonti americani confermano ad Axios che Biden «ha autorizzato l'uso degli Atacms solo nel Kursk»
MOSCA/WASHINGTON - «Se dovesse essere confermato il permesso americano a Kiev di utilizzare i missili Atacms contro la Russia, ciò significherebbe un ulteriore aumento delle tensioni».
Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. L'amministrazione americana uscente di Joe Biden, ha proseguito Peskov, continua a «gettare benzina sul fuoco e a provocare una maggiore escalation in merito al conflitto» in Ucraina.
Peskov ha aggiunto che l'uso di missili Atacms o altri vettori a lungo raggio forniti da Paesi occidentali da parte dell'Ucraina per colpire il territorio russo «fa rischiare un coinvolgimento diretto di questi Paesi nel conflitto, perché sarebbero azionati da "specialisti militari" occidentali».
Il portavoce di Putin ha fatto notare che «questi attacchi non sono effettuati dall'Ucraina, ma da quei Paesi che danno il permesso, perché il puntamento e la manutenzione non sono effettuati dalle forze ucraine, bensì da specialisti militari dai Paesi occidentali», ricordando quanto detto in passato dal presidente Vladimir Putin. «Questo cambia radicalmente le modalità del loro coinvolgimento nel conflitto», ha aggiunto il portavoce.
Che è stato chiaro anche riguardo ad alcune indiscrezioni provenienti da fonti citate da Bloomberg, secondo cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intenderebbe presentare al G20 un piano per congelare il conflitto in Ucraina lungo la linea del fronte.
«L'opzione del congelamento lungo la linea del combattimento è a priori inaccettabile per la parte russa».
Intanto, fonti americane hanno dichiarato ad Axios che Joe Biden «ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze russe e nordcoreane solo nella regione russa di Kursk».
Stando a queste fonti, la decisione di Biden è stata comunicata all'Ucraina circa tre giorni fa e che la motivazione alla base di questa decisione è quella di dissuadere la Corea del Nord dall'inviare altre truppe in Russia per la guerra contro l'Ucraina.
I funzionari statunitensi sperano che, se le truppe nordcoreane a Kursk venissero colpite, Pyongyang potrebbe rivedere la decisione di inviare truppe in Russia e il contrattacco russo a Kursk fallirebbe.