Lo ha reso noto sul suo profilo Telegram il presidente Zelensky. Fra le vittime anche un bambino
KIEV - Un attacco russo la scorsa notte ha ucciso almeno dieci persone, fra cui anche un bambino, nella regione di Sumy, dove è stato colpito un dormitorio scolastico, nel nord-est dell'Ucraina, che in questi ultimi giorni è oggetto di un ritmo crescente di attacchi nemici: lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ворог вдарив по гуртожитку в Глухові (Сумщина).
— DSNS.GOV.UA (@SESU_UA) November 19, 2024
Загинуло 8 людей, з них 1 дитина. Попередньо травмовано 11 осіб, серед них 2 дітей.
Частково зруйновано будівлю, під завалами можуть перебувати 5 людей.
Рятувальники продовжують пошуково-рятувальні роботи! pic.twitter.com/2zh5GlPp7M
«Questa notte un drone ha colpito Hlukhiv, distruggendo un dormitorio di istituzioni educative locali» ha comunicato su Telegram Zelensky, aggiungendo che diverse persone potrebbero ancora trovarsi sotto le macerie.
Intanto, secondo le autorità locali, è salito da 43 a 55 il bilancio dei feriti nell'attacco russo di ieri sulla città ucraina di Odessa, nel sud. I morti sono stati almeno dieci.
«Ogni giorno chiediamo al mondo determinazione e forza sufficiente affinché l'Ucraina possa bloccare questi attacchi contro il nostro popolo. Ogni nuovo attacco da parte della Russia non fa altro che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui. I discorsi sulla pace non gli interessano. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta con la forza» ha continuato ad affermare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram per i mille giorni di guerra in Ucraina.
Poco dopo, in videocollegamento con il Parlamento europeo, ha affermato che «l'Ucraina assieme a tutta l'Europa e ai nostri partner in America siamo riusciti non soltanto a evitare che Putin si prendesse l'Ucraina ma anche a difendere la libertà di tutte le nazioni europee. Anche se ha dalla sua parte Kim jong-un e la Corea del Nord, Putin resta più piccolo rispetto alla forza dell'Europa unita. Vi esorto a non dimenticare mai quanto l'Europa sia capace di raggiungere assieme», ha affermato Zelensky.
Da parte sua il comandante in capo delle forze armate ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, sottolinea su Facebook che «da mille giorni è in corso una battaglia estremamente difficile e feroce per il futuro dell'Ucraina».
Come riporta Ukrinform, Syrskyi scrive: «1'000 giorni di guerra su vasta scala. 1'000 giorni di battaglia estremamente difficile e feroce per la nostra esistenza. Per il futuro dell'Ucraina e di ciascuno di noi. 1'000 giorni in cui le forze armate ucraine affrontano il nemico su un fronte che si estende per oltre 1'000 chilometri», ha detto Sirskyi.
Secondo il generale, «nelle trincee ghiacciate della regione di Donetsk e nelle steppe infuocate della regione di Kherson, sotto le granate, la grandine e il fuoco della contraerea, stiamo lottando per il diritto alla vita. Noi e i nostri figli».