Il partito al governo ha chiesto al presidente di dimettersi.
SEUL - Han Dong-hoon, il leader del People Power Party al governo in Corea del Sud, ha chiesto che il presidente Yoon Suk-yeol si dimetta per il tentativo di legge marziale dichiarata martedì sera e rimossa dopo sei ore per il voto contrario del Parlamento.
Han, in una riunione d'urgenza della leadership del partito presso il Parlamento, ha citato il rifiuto di Yoon di riconoscere di aver fatto qualcosa di sbagliato nel dichiarare la legge marziale. «Non ha intrapreso alcuna azione personale contro i funzionari militari che erano intervenuti illegalmente. Inoltre, non riconosce che questa legge marziale illegale sia sbagliata», ha detto.
I dettagli forniti hanno tracciato l'inquietante profilo golpista deIla mossa di Yoon, con elementi che rimandano ai tempi disastrosi della dittatura militare. «Dati i fatti appena rivelati, credo che sia necessario sospendere rapidamente il presidente Yoon Suk-yeol dai suoi doveri di proteggere la Repubblica di Corea e il suo popolo», ha detto Han in una riunione di emergenza della leadership del partito all'Assemblea nazionale.
Han ha sottolineato che è stato confermato giovedì che Yoon aveva ordinato al comandante del controspionaggio Yeo In-hyung di arrestare personaggi politici chiave, accusandoli di essere forze «anti-Stato», e aveva persino mobilitato i servizi di intelligence per procedere al loro arresto. Yoon poi si è rifiutato di riconoscere in tutti gli incontri avuti di aver fatto qualcosa di sbagliato nel dichiarare la legge marziale. «Non ha intrapreso alcuna azione personale contro i funzionari militari che erano intervenuti illegalmente. Inoltre, non riconosce che questa legge marziale illegale sia stata sbagliata», ha proseguito il leader del partito al governo, nel resoconto dei media sudcoreani.
I commenti di Han spianano la strada all'approvazione dell'impeachment contro il capo dello Stato che sarà votata domani sera dal Parlamento. Le opposizioni, che hanno presentato la mozione, contano su 192 voti: ne mancano 8 da pescare tra i 108 del People Power Party per raggiungere il quorum di 200 sui 300 totali.
L'inversione di rotta di Han, che ieri ha assicurato che il suo partito avrebbe bloccato la mozione per evitare «il caos politico», è stata spiegata con il fatto che, in base agli elementi emersi, «una rapida sospensione dei doveri del presidente Yoon sia necessaria per salvaguardare la Repubblica di Corea e il suo popolo. Mentre se il presidente Yoon continua a ricoprire la carica di presidente, c'è un rischio significativo che azioni estreme simili allo stato di emergenza possano ripetersi, mettendo la Repubblica di Corea e i suoi cittadini in grave pericolo».
Yoon, dichiarando la legge marziale, ha sospeso il governo civile martedì sera e ha schierato truppe ed elicotteri in Parlamento nel tentativo (fallito) di scongiurare la bocciatura della misura da parte dei deputati.
Secondo un sondaggio pubblicato da Realmeter, il 73,6% degli intervistati ha sostenuto l'impeachment. Nel pomeriggio di oggi, hanno riferito i media locali, ci sarà l'incontro tra Han e Yoon, tra le crescenti voci di pressing per le dimissioni del presidente.
Migliaia di manifestanti hanno continuato a radunarsi nel centro di Seul e vicino al Parlamento, ribadendo a gran voce l'uscita di scena di Yoon.