A riferirlo è la ong Osservatorio siriano per i diritti umani.
DAMASCO - Israele «ha distrutto i principali siti militari in Siria» lanciando circa 250 attacchi dalla caduta del presidente Bashar al-Assad: lo riporta la ong Osservatorio siriano per i diritti umani.
Secondo la ong - che ha sede nel Regno Unito e si avvale di una vasta rete di fonti in tutta la Siria - Israele ha bombardato aeroporti, radar, depositi di armi e munizioni e centri di ricerca militare, e ha danneggiato le navi della Marina siriana attaccando un'unità di difesa aerea vicino al grande porto di Latakia, nel nord-ovest del Paese.
«Il piano di Israele è che la nuova Siria abbia a disposizione solo armi semplici da usare dentro la Siria», afferma l'Osservatorio.
«Con più di 320 raid aerei in 48 ore Israele ha distrutto e sta distruggendo ogni capacità militare presente e futura delle forze armate siriane», si legge nel report.