L'uomo è stato accusato di spionaggio.
MOSCA - In Russia un tribunale di Mosca ha condannato un cittadino statunitense, Gene Spector, a 15 anni di regime carcerario "rigido" in una colonia penale con l'accusa di spionaggio. Lo scrivono le agenzie russe.
L'uomo, nato e cresciuto a San Pietroburgo, si era trasferito negli USA dove aveva ottenuto la cittadinanza. Il tribunale ha comminato la pena a Spector tenendo anche conto della condanna già ricevuta in Russia per corruzione, ha riferito l'agenzia di stampa statale Ria Novosti, che ha pubblicato una foto dell'uomo nella gabbia degli imputati, con occhiali e una giacca scura.
Non sono stati resi noti ulteriori dettagli sull'accusa di spionaggio contro di lui. Il processo, a parte la lettura della sentenza, si è svolto a porte chiuse per la «natura riservata del caso», scrivono le agenzie.
Spector è nato nel 1972 e il suo nome russo è Yevgeny Mironovich, ha riferito l'agenzia. Ora cittadino statunitense, vive a San Pietroburgo, è sposato con figli. Ma prima di trasferirsi negli USA è stato direttore generale del gruppo aziendale russo Medpolimerprom.
Era stato arrestato nel 2020 e l'anno successivo condannato a 4 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di aver agito come intermediario in un affare di corruzione. La sua condanna è stata poi ridotta di sei mesi in un nuovo processo. Il caso riguardava vacanze di lusso fornite a un assistente dell'ex vice primo ministro Arkady Dvorkovich.
Negli ultimi anni la Russia ha arrestato e condannato diversi cittadini statunitensi o con doppia nazionalità, alcuni dei quali sono stati liberati tramite scambi di prigionieri. Fra questi, il reporter del "Wall Street Journal" Evan Gershkovich, condannato anch'egli per spionaggio in luglio e rilasciato in agosto.