Cerca e trova immobili

AttualitàMosca «pronta a schierare missili nucleari a corto e medio raggio»

29.12.24 - 20:14
Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov spegne il piano Trump sull'Ucraina e rilancia sul dispiegamento di testate missilistiche
Foto AFP
Fonte ats
Mosca «pronta a schierare missili nucleari a corto e medio raggio»
Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov spegne il piano Trump sull'Ucraina e rilancia sul dispiegamento di testate missilistiche

Mosca «è pronta a schierare missili nucleari a corto e medio raggio» per bilanciare quanto «fatto dagli Stati Uniti in diverse regioni del mondo, ignorando con arroganza gli avvertimenti» di Russia e Cina.

A dirlo è il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. «Stiamo valutando la situazione sulla base di un'analisi delle azioni destabilizzanti di Usa e Nato e dell'evoluzione delle minacce che ne derivano» ha rimarcato.

«Oggi è chiaro che la nostra moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio non è più praticabile e dovrà essere abbandonata» ha aggiunto, sottolineando come Mosca abbia dimostrato la sua «determinazione nell'attuazione delle misure compensative» conducendo un «test di combattimento» con il missile balistico a medio raggio Oreshnik, lanciato alla fine di novembre contro la città di Dnipro in risposta ai raid ucraini con i missili a lungo raggio occidentali.

Quello sulla condanna dell'uso di queste armi sul territorio russo è un punto sul quale Trump e Putin si erano trovati d'accordo, mettendo ancora più in evidenza una sintonia già emersa prima e durante la campagna elettorale del tycoon, e che non è scemata con la vittoria del secondo mandato alla Casa Bianca. Anzi, il presidente eletto ha auspicato un incontro al più presto con lo zar.

Ma il portavoce di Putin, interpellato dai giornalisti a Mosca, ha fatto sapere che il presidente non ha in programma contatti con leader stranieri a breve, e che «per ora nessuna traiettoria» per un processo di pace «è in vista a causa della posizione del regime di Kiev», che resta irricevibile per il Cremlino. Lavrov ha anche spento i piani di pace di Trump, che a Mosca non vanno a genio: «A giudicare dalle numerose fughe di notizie e dall'intervista rilasciata dallo stesso Trump a Time il 12 dicembre, sta parlando di congelare le ostilità lungo la linea di scontro e di trasferire agli europei ulteriore responsabilità», ha dichiarato il ministro degli Esteri. Che ha fatto intendere che «l'idea di rinviare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per 20 anni e di dispiegarvi un contingente di forze di pace dell'Ue e del Regno Unito» contrasta con la loro idea di fine guerra.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE